Un rubinetto (foto: www.meteoweb.eu)
Interni

Anche i rubinetti avranno la classe energetica

CONTRO LO SPRECO DELL’ORO BLU. Sull’onda del successo riscosso nel campo degli elettrodomestici, l’Unione Europea punta a creare un’etichetta energetica anche per docce e rubinetti. Si sta dunque aprendo un nuovo capitolo nella lotta allo spreco dell’acqua, di quell’oro blu che di anno in anno diventa sempre più prezioso. La chiave di volta di questo progetto sarebbero dei rompigetto o riduttori di flusso da applicare ai normali rubinetti domestici. L’idea piace molto all’European Environmetal Bureau, l’associazione internazionale che riunisce i vertici di ben 140 organizzazioni ambientaliste europee, come per esempio l’italiana Legambiente. Jack Hunter, portavoce del Bureau, afferma infatti che «rubinetti e docce taglia-consumi idrici riducono molto i costi dell’acqua e del riscaldamento, e si ripagano velocemente tramite bollette più magre».

RIDUTTORI DI FLUSSO. Il punto di forza di questa piccola rivoluzione nel campo dell’approvvigionamento idrico risiederebbe dunque nel veloce rientro dei costi: come spiega Davide Sabbadin di Legambiente, questi nuovi accorgimenti «hanno dimostrato di avere grandi potenzialità di risparmio, sia per il sistema, che deve distribuire e depurare meno risorse idriche, sia per il consumo domestico, non solo in termini di uso di acqua, ma di energia per riscaldarla, in estate e in inverno». Per citare delle cifre, un singolo riduttore di flusso potrebbe far risparmiare circa 42 euro in un decennio, un malloppo non indifferente se moltiplicato per ogni rubinetto presente in una casa, in un quartiere o in una città. E grazie a questo risparmio immediato, il singolo riduttore di flusso si ripagherebbe da sé nel giro di 12 o 18 mesi. Un passo ulteriore del medesimo progetto sarebbe quello di avvalersi di miscelatori termostatici, una tecnologia che, a dire di Sabbadin, «consente di risparmiare su 10 anni circa 330 euro e si ripaga in un anno».

1,2 MILIARDI DI EURO ALL’ANNO. Se come previsto questa iniziativa verrà applicata a livello europeo, si stima un beneficio complessivo di ben 1,2 miliardi di euro all’anno. Questa cifra è calcolata su una media europea di consumo pro capite di acqua compresa tra i 100 e i 200 litri quotidiani, composta dal 10-15% dall’acqua usata per bere e cucinare, dal 25-30% dai servizi igienici, dal 30% dalle lavatrici e il restante 30% dall’igiene personale.