Mucche in una stalla (foto: www.bioecogeo.com)
Agricoltura

In Italia chiudono 60 stalle al giorno

3/4 DI LATTE ESTERO. Moglie e buoi dei paesi tuoi… ma latte estero. Stando ad una nuova spiazzante indagine firmata Coldiretti, su quattro cartoni di latte a lunga conservazione venduti in Italia, tre sono stranieri. Non va meglio per i prodotti lavorati: metà delle mozzarelle sono realizzate con latte straniero o, ancora peggio, con cagliate provenienti dall’estero. Senza peccare di campanilismo, si può senz’altro dire che questo rappresenta un vero e proprio problema per l’agricoltura italiana e per l’economia nazionale nel suo insieme.

172.000 AZIENDE CHIUSE. Secondo Coldiretti in Italia chiudono mediamente 60 stalle ogni giorno. A questo ritmo, afferma l’associazione, il settore agricolo italiano morirà completamente entro 33 anni. Il calo complessivo delle aziende agricole dall’inizio della crisi economica è pauroso: dal 2008 ad oggi in Italia sono state chiuse più di 172 mila aziende agricole e stalle, portando a meno di 750 mila l’ammontare delle imprese agricole totali. Questa fenomeno sconcertante ha molteplici effetti negativi: si va dalla ribassata qualità dei prodotti sul mercato alla ridotta occupazione in campo agricolo, dalle ovvie conseguenze devastanti sul piano economico nazionale fino allo svilimento dell’immagine del Made in Italy alimentare all’estero.

ANCORA PEGGIO NEL 2015. Per meglio capire le dimensioni di questo progressivo abbandono delle campagne in tempo di crisi andiamo ad approfondire le cifre del settore caseario. Se le stalle tuttora attive in Italia hanno prodotto durante l’ultimo anno circa 110 milioni di quintali di latte, 86 milioni di quintali sono stati importati dall’estero. Come spiega Coldiretti, «per ogni milione di quintali di latte importato in più scompaiono 17 mila mucche e 1200 occupati in agricoltura. E la situazione sta precipitando nel 2015, con il prezzo riconosciuto agli allevatori che non copre neanche i costi di produzione e spinge verso la chiusura gli allevamenti».