Insetto stecco
Animali

Insetto Stecco: curiosità e fatti

L’insetto stecco è caratterizzato da spiccata eleganza, grandi dimensioni e dalle sembianze simili a quelle di un ramoscello, dalle quali deriva appunto la sua denominazione.

Si trova molto facilmente tra i pertugi dei muri di pietra oppure negli ambienti collinari, ma essendo un autentico mago del mimetismo, potrebbe risultare complicato individuarlo.

Inoltre ha un carattere mite, piuttosto schivo e, dato che è un animale notturno, agisce prevalentemente durante la notte.

Rappresenta infine con eccellenza gli insetti che ricorrono alla metamorfosi incompleta.

Insetto stecco caratteristiche fisiche

Le dimensioni dell’insetto stecco possono variare dai cinque ai venticinque centimetri, anche se quello che popola il nostro Paese è grande dai sei ai dieci centimetri.

Gli esemplari femmina sono inoltre più grandi rispetto agli esemplari maschi.

Per quanto riguarda invece la colorazione, può essere marrone oppure verde, mentre

sulla testa sono presenti le antenne, gli ocelli e gli occhi.

Il suo corpo è invece esile, affusolato, provvisto di ali e sul dorso possono essere presenti delle finte spine, grazie alle quali può mimetizzarsi al meglio con la vegetazione e con l’ambiente dove vive.

Dato che le zampe devono aggrapparsi in maniera salda alle rocce e alle piante su cui si muove, sono dotate di piccoli uncini e di una piccola ventosa che gli consente di mantenere una posizione stabile.

È anche capace di cambiare colorazione e può compiere tale azione tramite tre pigmenti collocati nella parte esterna dell’esoscheletro, i quali si spostano in differenti combinazioni nei vari livelli delle cellule, dando così origine a numerose tonalità cromatiche.

Come si difende

Questa specie di insetto non punge e non ha la possibilità di volare, ma tende piuttosto a far finta di essere un ramoscello mosso dal vento oppure di essere morto (tanatosi).

Qualora dovesse sentirsi in estremo pericolo, è capace di secernere, grazie a una ghiandola posta nel protorace, un gas irritante (non lo è per l’uomo).

Alimentazione

Il regime alimentare dell’insetto stecco è fitofago: pertanto la sua bocca masticatrice è composta da palpi labiali e mandibole molto robuste.

È particolarmente ghiotto di felci, biancospino, rovi, foglie delle rose, rododendro, ligustro, eucalipto, quercia, iperico, edera, fucsia e lattuga.

Come si riproduce l’insetto stecco

La riproduzione dell’insetto stesso può essere delle seguenti tipologie:

– partenogenetica, la quale avviene per clonazione oppure in modalità assessuata.

In questo caso verranno deposte delle uova non fecondate, ma in grado di dar vita a piccoli provvisti di bagaglio genetico identico a quello della loro madre e sono pertanto degli autentici cloni;

– riproduzione sessuata: il rapporto volto al concepimento può durare anche diverse ore.

Per tale ragione si può dire che presenta un elevato dimorfismo sessuale.

Parlando invece delle uova, resistenti al freddo, sono marrone scuro tendente al nero e vengono deposte sulle piante oppure sul terreno.

Si schiudono dopo tre-quattro mesi, spesso con l’arrivo delle temperature primaverili.

Insetto stecco ciclo vitale

La femmina di insetto stecco riesce a deporre fino a sedici uova per volta, dalle quali nascono delle ninfe di piccole dimensioni molto simili agli esemplari adulti.

I piccoli raggiungono l’età adulta dai tre ai sei mesi e iniziano a riprodursi dopo diverse mute (possono variare da cinque a dieci).

Quali specie di insetto stecco vivono in Italia

In Italia vivono due specie di insetto stecco, ossia la Clonopsis gallica (si trova nelle isole) e la Bacillus rossius (si trova invece nella penisola).