Una balena in mare aperto
Animali

Islanda e Giappone continuano a cacciare le balene

LA CACCIA ALLE BALENE NON SI FERMA. Mentre mezzo mondo si mobilita contro l’Islanda per lo stop alla caccia alle balene, il Giappone annuncia che l’anno prossimo le proprie baleniere riprenderanno a solcare l’Antartico. Sembra insomma che, nonostante i numerosi divieti, la caccia ai cetacei sia ben lontana dall’essere solamente un brutto ricordo.

L’UNIONE EUROPEA CONTRO L’ISLANDA. Unione Europea, Stati Uniti, Australia, Israele, Messico, Nuova Zelanda, Brasile e Principato di Monaco hanno chiesto all’Islanda di rispettare il divieto di caccia alle balene stabilito a livello internazionale. Il messaggio è stato recapitato al governo di Reykjavik dall’ambasciatore UE Matthias Brinkmann, notificando così la strenua opposizione dei firmatari rispetto alla «continua e crescente caccia a fini commerciali delle balene, in particolare di balenottere comuni, e al commercio internazionale in corso». All’Islanda viene quindi richiesto di rispettare la moratoria globale del 1986, così da salvaguardare le balene dal commercio internazionale. Non solo: per convincere Reykjavik a porre fine alla caccia delle balene è stato fatto presente che i principali partner commerciali dell’Islanda si sono schierati contro questo tipo di attività, attuando di fatto un boicottaggio dei prodotti islandesi.

IL GIAPPONE RIPRENDERÀ LA CACCIA NEL 2015 . E se le notizie provenienti dall’Islanda non sono buone, quelle che arrivano dal Giappone sono pessime: il governo giapponese ha infatti annunciato che nel 2015 riprenderà la caccia alle balene in Antartide. La decisione è stata presa in netta opposizione a quanto stabilito dalla Commissione baleniera internazionale, la quale aveva definito il programma giapponese di caccia alle balene illegale, in quanto estraneo a scopi scientifici. Fu proprio grazie alle pressioni internazionali che il Giappone interruppe la caccia alle balene sei mesi fa. Nonostante ciò, la caccia sembra destinata a riprendere: il paese sostiene infatti di non voler rinunciare alla propria tradizione gastronomica, che prevede l’impiego di carne di balena. Stando alle cifre della Corte Internazionale di Giustizia, il Giappone dal 2005 avrebbe ucciso nell’Antartico circa 3.600 balene.