Lince Appenninica
Animali

La Lince Appenninica

La Lince Appenninica è un felino misterioso ed elusivo, che raramente si lascia osservare da vicino e tende a nascondersi nelle fitte foreste, il più lontano possibile dagli insediamenti umani. Per questo l’esistenza della lince sugli Appennini in Italia è sempre stata incerta, così come poco conosciuta è la sua storia nel nostro Paese. Gli studiosi hanno accertato la sua esistenza in Italia, in particolare nelle Alpi occidentali e orientali, dove gli avvistamenti di questo animale sono stati più frequenti, ma anche nell’Appennino, soprattutto in quello centrale. Non si esclude, a questo punto, l’esistenza della lince anche nell’Appennino meridionale, probabilmente nelle zone più lontane dai centri abitati, come nella Sila, nel Pollino e nell’Aspromonte. La sua presenza è invece ormai certa nelle zone centrali della catena montuosa che percorre l’Italia da Nord a Sud, in particolare nel Parco Nazionale d’Abruzzo. Qui gli studiosi hanno stimato l’esistenza di almeno due o tre coppie di linci che, tuttavia, non sono affatto semplici da avvistare.

Lince autoctona o trapiantata

Appurata l’esistenza della lince in Italia sulle Alpi e sull’Appennino, sorge spontanea la domanda circa la sua provenienza. Secondo alcuni studiosi, infatti, la lince è stata reintrodotta dall’uomo partendo da zone limitrofe alle Alpi, in particolare in Francia, ex Jugoslavia e Svizzera. Altri studiosi, invece, sostengono che alcuni nuclei ridotti di questo felino siano sempre stati presenti in zone in cui l’uomo arriva raramente. La reintroduzione artificiale di esemplari di lince sulle Alpi non è completamente da escludere, ma gli studiosi tendono a confermare l’ipotesi dell’esistenza di nuclei ridotti di lince già da molti anni, che oggi trovano nei territori dell’Appennino una grande varietà di prede e una maggiore sicurezza grazie alle numerose aree protette presenti. Sull’Appennino centrale, infatti, si possono trovare attualmente tre aree faunistiche proprio dedicate alla lince, dove viene preservato il loro habitat e garantita la tranquillità di cui hanno bisogno per riprodursi. L’obiettivo non è solo quello di preservare la specie ma di stimolarne la riproduzione.

La lince appenninica, una varietà particolare

Uno dei motivi che hanno spinto gli studiosi a confermare l’ipotesi dell’esistenza della lince già da molti secoli nel territorio italiano è rappresentato dalle caratteristiche particolari che presentano questi animali che abitano sull’Appennino. La lince che vive in queste zone, infatti, ha dimensioni più piccole delle altre specie e una pelliccia meno folta e con un maggior numero di macchie. Oltre alle differenze fisiche con le altre linci, la lince appenninica ha dimostrato di essere più solitaria ed elusiva. Inizialmente la lince veniva scambiata per un gatto dalle grandi dimensioni, ma in realtà ha caratteristiche ben diverse che la rendono un felino unico e molto elegante. Tuttavia per molti anni la lince non è stata argomento di interesse né per le popolazioni che abitavano vicino al suo habitat né per gli studiosi. Dall’inizio del Novecento, infatti, la lince sembra scomparire dal territorio italiano, in particolare sulle Alpi e nell’Appennino centrale, dove si concentravano gli avvistamenti. Alcuni zoologi ipotizzarono che si trattasse di un animale diverso ma molto somigliante alla lince e archiviarono la questione. Per molto tempo non si parlò della possibile presenza di questo animale nel territorio italiano. Invece, da qualche anno, sembrano essersi intensificati gli avvistamenti di lince, non solo nelle zone in cui era presente anche in passato, ma anche nel Sud dell’Italia, sempre nei boschi dell’Appennino. Le testimonianze sulla presenza della lince riguardano zone lontane dai centri abitati, confermando la tendenza elusiva di questo felino. Gli avvistamenti, però, non sono sufficienti da soli per affermare l’esistenza di una specie tanto rara nei nostri territori come quella della lince, né tanto meno per conoscerne le caratteristiche. Gli ecologisti, quindi, preferiscono affidarsi al parere di studiosi più esperti, appartenenti alla disciplina della cripto zoologia, ovvero quella parte di zoologi che si occupano di animali misteriosi.