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Animali

Medusa: tutto su questo misterioso animale

La medusa è un animale che suscita, in genere, sensazioni ambivalenti. Alcuni la temono, a causa dei suoi tentacoli urticanti, che provocano prurito e bruciore all’epidermide.

Altri, invece, sono affascinati dall’aspetto semitrasparente, dal movimento lento e ondeggiante in acqua e dalle mille forme che la medusa può assumere.

Per scoprire tutto su questo misterioso animale, le righe che seguono ne illustreranno origine, struttura e tipologie.

La medusa: le origini di un animale antichissimo

Le meduse sono comparse in mari e Oceani più di mezzo miliardo di anni fa e, quindi, sono organismi antichissimi. Animali di origine planctonica e prevalentemente marina, le meduse appartengono alla categoria dei Celenterati, invertebrati caratterizzati da una simmetria raggiata.

Meduse e polipi hanno la stessa genesi e, addirittura, fanno parte del medesimo ciclo vitale, elemento che contribuisce ad aumentare il fascino che la medusa esercita su un numero elevato di ricercatori, studiosi e persone appassionate di organismi marini.

Anatomia della medusa: un animale di…acqua

Una delle caratteristiche delle meduse è che questi animali marini sono costituiti per la quasi totalità di acqua, in una percentuale che raggiunge quasi il 99%.

Non a caso, se una medusa si arena sulla spiaggia lontano dall’acqua, in pochissimo tempo, sotto il sole cocente, arriva a scomparire, sciogliendosi.

Il corpo delle meduse, a forma di ombrello, è costituito da una cappella con una struttura gelatinosa, che permette a questi animali un galleggiamento più fluido.

Al di sotto dell’ombrello si estende il manubrio, nella cui parte terminale risiede la bocca.

In età adulta, questa parte del corpo, in alcune specie pelagiche, raggiunge i 50 cm di diametro e diversi metri di lunghezza, soprattutto per la presenza di tentacoli dalle misure davvero considerevoli.

Anche la forma delle meduse le accomuna ai polipi, dal momento che, osservandole bene, queste sembrano proprio dei polipi rovesciati: un elemento curioso e anche misterioso, pensando soprattutto ai tentacoli urticanti, utilizzati da entrambi per attaccare la preda.

Le meduse hanno come base alimentare altri organismi di origine planctonica, anche se non disdegnano uova, crostacei e larve di pesci, di cui sono ghiotte.

Un’eccessiva espansione demografica delle meduse, sotto questo aspetto, rischia di provocare seri danni all’ecosistema ittico.

I tentacoli delle meduse, la parte del corpo più pericolosa e, allo stesso tempo, affascinante, si attivano mediante speciali recettori ed emettono filamenti urticanti, benché non tutte le specie siano pericolose allo stesso modo.

In particolare, gli esemplari che popolano il Golfo del Messico, alcune zone dell’Oceania e del Sud-est dell’Asia sono famose per il loro elevato livello di pericolosità, se si trovano a contatto con l’uomo.

Al contrario, le meduse del Mar Mediterraneo non sono dannose, o perlomeno non tanto da causare shock anafilattici e, in seguito, la morte.

Le tipologie più interessanti di meduse esistenti

Tra le specie di meduse esistenti, le tipologie ritenute più affascinanti sono la medusa Quadrifoglio e la Pelagia Noctiluca.

La prima fa parte del genere denominato Aurelia e presenta una forma sferica dell’ombrello pressoché perfetta, dal colore trasparente con riflessi lattei.

Sulla parte superiore della cappella, si diramano 4 elementi circolari, le gonadi, che viste nel loro insieme sembrano un quadrifoglio.

I tentacoli della medusa Quadrifoglio sono piccoli, sottili e altamente urticanti, mentre negli esemplari più anziani sono più lunghi e più larghi.

Maggiormente pericolosa per l’uomo, la Pelagia Noctiluca è una medusa dall’elevato potere urticante. Presente nel Mar Mediterraneo, è nota anche con il nome di medusa luminosa, perché con il buio il suo corpo si illumina di luce verde.

Con tentacoli che raggiungono i 2 metri e un diametro dell’ombrello di oltre 20 centimetri, questa medusa è riconoscibile per le sue sfumature, dalle tonalità violacee e rosse.

Nonostante i suoi tentacoli, altamente irritanti, questa medusa non provoca effetti mortali negli esseri umani.