Papa Francesco all'ONU (foto: www.vita.it)
Cambiamento climatico

Papa Francesco all’Onu per salvare l’ambiente

LA COMUNIONE TRA UOMO E AMBIENTE. Lo ha detto pure il Papa: qualsiasi danno all’ambiente è un danno contro l’umanità. Per la settima volta un Papa ha tenuto uno discorso all’Onu, dimostrando nuovamente quanto la Santa Sede confidi in questa istituzione sovranazionale per risolvere i problemi mondiali. Nel Palazzo di Vetro di New York Papa Francesco ha voluto centrare parte del suo discorso sulle problematiche ambientali: citando l’enciclica Laudato si’ il santo padre ha infatti ricordato che esiste un vero e proprio diritto dell’ambiente, per due semplici motivi. Per prima cosa, il Papa ha sottolineato che l’uomo fa parte dell’ambiente, e che da questa comunione conseguono degli ovvi limiti etici, i quali vanno rispettati dall’umanità intera. In secondo luogo, il Papa ha ricordato che ogni singola creatura ha un valore in se stessa ed è in tutto e per tutto dipendente dagli altri esseri viventi.

LA CULTURA DELLO SCARTO. «Noi cristiani, insieme alle altre religioni monoteiste» ha dichiarato il Papa «crediamo che l’universo proviene da una decisione d’amore del Creatore, che permette all’uomo di servirsi rispettosamente della creazione per il bene dei suoi simili e per la gloria del Creatore, senza però abusarne e tanto meno essendo autorizzato a distruggerla. Per tutte le credenze religiose l’ambiente è un bene fondamentale». L’assemblea ha dedicato una vera e propria standing ovation al pontefice, il quale non ha mancato di denunciare lo stretto rapporto tra distruzione dell’ambiente e processo di esclusione. La stessa brama egoistica di benessere materiale che spinge ad escludere i più deboli e i meno abili, infatti, conduce anche ad abusare dell’ambiente: «l’esclusione economica e sociale è una negazione totale della fraternità umana e un gravissimo attentato ai diritti umani e all’ambiente». E le prime vittime degli abusi ambientali sono proprio i più poveri, i quali oltre che ad essere scartati dalla società sono costretti a vivere di scarti, «soffrendo ingiustamente le conseguenze dell’abuso dell’ambiente».