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Animali

Perchè le iene non sono un animale cattivo

Nell’immaginario popolare il modo di dire “essere una iena” vuole dire essere aggressivi e cattivi, ma quanto c’è di vero dietro questa affermazione? La iena è un animale, intelligente che vive in una comunità con regole rigide, inoltre è un abile cacciatore e allatta i propri piccoli per circa 16 mesi, un tempo lunghissimo anche per un mammifero.

La iena maculata, la specie più diffusa

La iena maculata è una delle quattro specie di ienidi viventi e il suo habitat ideale sono gli ambienti boscosi e le zone semi desertiche dell’Africa. Già alla nascita ha gli occhi aperti e una forte dentatura che testimoniano la sua istintiva prontezza nel difendersi e attaccare, anche se ha bisogno a lungo della mamma, prima di diventare autonoma. I cuccioli infatti vivono nella tana fino a un anno e la iena, madre molto protettiva, ama giocare con i piccoli e coccolarli.

Alla nascita ha un manto uniforme di colore scuro, poi dopo circa sei mesi, si schiarisce e può variare dal giallo al rosso con alcune macchie che in vecchiaia, possono anche diventare molto chiare. La iena maculata ha orecchie rotonde e appare molto simile ai canidi. Il suo aspetto trae in inganno: le zampe anteriori sono più lunghe di quelle posteriori e perciò sembra sgraziata. In realtà però questa particolare conformazione rende la iena un predatore pericoloso, è instancabile nella corsa, ha una falcata molto lunga e inoltre può fare curve molto strette grazie alle sue unghie non retrattili.

L’intelligenza della iena e l’organizzazione in società matriarcali complesse

La iena è in grado di modificare le tecniche di caccia e può sfinire una preda o accerchiarla con diverse strategie. La sua intelligenza la rende capace di vivere in una società complessa e all’interno del clan, comunica con la sua tipica risata o attraverso una varietà di versi con i quali ristabilisce l’ordine per mangiare, chiama i compagni o comunica con i cuccioli. Il clan può essere composto anche da cento individui al cui vertice c’è una femmina, un esemplare anziano e esperto che può aiutare il gruppo nella dura lotta giornaliera per la sopravvivenza.

Le femmine sono più muscolose, grandi e aggressive dei maschi e trasmettono alle figlie il proprio ruolo nella comunità al cui interno stringono alleanze per mantenere la supremazia. La capacità di apprendimento di questo animale è molto sviluppata, quando un individuo del gruppo ha imparato qualcosa di utile per il clan lo condivide con tutti, adulti e cuccioli. Si tratta perciò di una società evoluta che lavora costantemente per migliorare la propria strategia di caccia e di sopravvivenza.

La iena parte di un delicato ecosistema

Di giorno la iena riposa nascosta tra le fronde e vive in una tana scavata nel terreno collegata a quella degli altri esemplari da lunghi tunnel. Di notte, invece esce a cacciare e si nutre principalmente delle prede che riesce a catturare e solo in misura minore, di carcasse di animali già morti. Anche per mangiare le iene rispettano regole precise e poiché sono organizzate in società matriarcali, i maschi si nutrono per ultimi.

Tutti i membri del clan depositano i propri escrementi in punti strategici per marcare il territorio e le loro feci sono di colore biancastro per la presenza di calcio. La iena infatti è uno dei pochi animali che riesce a maciullare e a digerire le ossa delle prede con i denti e i suoi escrementi sono un’importante fonte di calcio per le altre specie. Quest’animale perciò è parte di un ecosistema da proteggere e preservare in cui tutti sono importanti. La iena infatti oltre a rifornire di calcio gli altri abitanti della savana, contribuisce a ripulire l’ambiente da batteri e carni putride, poiché si nutre anche di animali già morti.

Le altre specie di ienidi

La iena bruna e quella striata sono altre due varietà della specie degli ienidi. La iena bruna è un animale piuttosto raro che presenta un manto bruno ispido. Vive in Africa meridionale e ama passeggiare sulla spiaggia, per questo viene soprannominata “lupo da spiaggia”. La iena striata ha un manto giallo o grigio a strisce e si nutre per lo più di carcasse. Vive in gruppi molto piccoli con anche meno di 10 esemplari. Il protele invece è la specie più rara della famiglia, si nutre di insetti, è un animale notturno, monogamo e solitario anche nella caccia. Le sue caratteristiche lo espongono al rischio di estinzione.