Pesce pagliaccio
Animali

Pesce pagliaccio: come inserirlo in un acquario

Il pesce pagliaccio è sicuramente una delle specie di pesci più amate e ambite da chi ama avere un acquario in casa. Tuttavia, prendersi cura di un pesce pagliaccio richiede un po’ di esperienza e la conoscenza di alcune sue caratteristiche. Insomma, non è un pesce che si può immettere in un acquario alla leggera. Esistono ben 29 specie di pesci pagliaccio, suddivisi in 5 sottogeneri. Alcuni pesci pagliaccio di specie diverse riescono a convivere tranquillamente, ma altri invece si attaccano a vicenda. Il pesce pagliaccio non è abituato a vivere da solo, ma occorre fare attenzione alla scelta dei suoi coinquilini all’interno dell’acquario.

Inoltre, il pesce pagliaccio vive in natura in simbiosi con l’anemone, che gli offre protezione dai predatori e cibo. La sfida per chi vuole avere pesci pagliaccio nel suo acquario domestico sta proprio nel garantire le migliori condizioni di vita all’anemone, o agli anemoni se i pesci pagliaccio all’interno dell’acquario sono numerosi. La simbiosi con l’anemone, infatti, è relativa a un certo numero di pesci, in modo da non rompere l’armonia tra le due parti.

Simbiosi con l’anemone e acqua salina

I pesci pagliaccio, il cui nome scientifico è Amphiprion, sono pesci tropicali, abituati a vivere nelle calde acque dell’Oceano Indiano. Hanno, quindi, bisogno di essere immessi in un acquario contenente acqua salina, altrimenti la loro salute ne risentirebbe molto. La temperatura dell’acqua deve aggirarsi intorno ai 23-28 gradi e devono avere abbastanza spazio per poter vivere in tranquillità e in compagnia di altri loro simili. È importante chiedere a un esperto di scegliere i compagni del vostro pesce pagliaccio, in modo da evitare di mettere insieme due specie che non riescono a convivere. In natura il pesce pagliaccio vive in simbiosi con l’anemone.

Per gli altri pesci l’anemone è velenoso, ma il pesce pagliaccio ha un muco che lo ricopre interamente e che lo rende immune a questo veleno. Quello che per le altre specie è un nemico per il pesce pagliaccio rappresenta una protezione. Nascondendosi tra i tentacoli dell’anemone, infatti, il pesce pagliaccio, che non è un grande navigatore, trova un rifugio sicuro dagli attacchi dei predatori. Allo stesso tempo il pesce pagliaccio si nutre dei tentacoli morti dell’anemone e dei suoi avanzi. Come controparte, il pesce pagliaccio con i suoi colori accesi attira tra i tentacoli dell’anemone le sue prede. Uno scambio alla pari e una simbiosi che dovrebbe essere ricreata anche nell’acquario domestico, con un anemone Magnifica, Gigante o di Mertens. Per stare bene l’anemone ha bisogno di un fondale di sabbia corallina, evitando i coralli che potrebbero causargli lesioni ai tentacoli. Gli anemoni hanno bisogno, poi, di luce e di acqua corrente ricca di ossigeno e povera di nitrati e fosforo.

La dimensione dell’anemone, infine, deve essere proporzionata alla quantità e alle dimensioni dei pesci pagliaccio: il rapporto di simbiosi deve essere equilibrato, per evitare che una delle due parti prenda il sopravvento sull’altra.

Alimentazione e allevamento dei pesci pagliaccio

I pesci pagliaccio si nutrono in natura di gamberetti, plancton e alghe. La loro è un’alimentazione varia e ricca di vitamine che deve essere mantenuta anche in acquario. D’istinto il pesce pagliaccio tende ad accumulare il cibo, perché è abituato a farlo nel suo habitat naturale, ed è importante tenere a mente questo fattore quando si provvede al suo nutrimento in acquario.
Se all’interno del vostro acquario avete un certo numero di pesci pagliaccio, quindi con acquari di dimensioni consistenti, potrete assistere anche alla sua riproduzione. I pesci pagliaccio in natura hanno un’aspettativa di vita di 10 anni, mentre in un acquario si riduce a cinque. Tuttavia, durante la sua vita il pesce pagliaccio si riproduce in modo quasi fuori dal normale. I maschi, infatti, possono diventare delle femmine e procedere così alla deposizione delle uova. Queste ultime vengono deposte ai piedi dell’anemone e dopo pochi giorni si schiudono. Ne escono delle larve, che inizialmente si nutrono di plancton e rimangono all’interno dell’anemone. Dopo due settimane fuoriescono e sono pronti per nutrirsi dell’apposito cibo in polvere come gli altri pesci pagliaccio all’interno dell’acquario.