pesce pappagallo
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Pesce pappagallo: perchè si chiama così

Il pesce pappagallo è così chiamato non solo per i vivacissimi colori delle sue squame, ma perché provvisto di becco che lo fa appunto somigliare al simpatico volatile.

Pesce pappagallo caratteristiche

Con il suo metro e mezzo di lunghezza e il suo peso pari a 75 kg, il pesce pappagallo è senza ombra di dubbio il più grande rappresentate della famiglia delle Scaridae, composta da circa ottanta specie differenti.

Inoltre è provvisto di un’enorme protuberanza situata sulla fronte degli esemplari adulti (assomiglia a un bernoccolo), che viene utilizzata dai maschi per colpire la testa degli avversari e difendere così il proprio territorio.

Il suo corpo, oltre a essere ricoperto da squame dalle tonalità brillanti e allegre, è caratterizzato da una forma piuttosto tozza, mentre le dimensioni medie oscillano dai trenta ai cinquanta centimetri.

Parlando invece del suo becco, è formato dai denti fusi insieme tra loro per consentire all’animale di grattare al meglio la superficie dei coralli.

Il principale produttore di sabbia corallina

Un singolo esemplare di pesce pappagallo riesce a produrre fino a cento chili di sabbia all’anno, in quanto, tramite il suo robusto becco, riesce a grattare a fondo le superfici della barriera corallina, di cui ingerisce anche buona parte dello scheletro.

Bisogna però sapere che questo animale non è capace di digerire il carbonato di calcio che compone gli scheletri dei coralli e lo espelle quindi insieme alle feci sotto forma di sabbia dalla grana molto fine, creando una sorta di nuvola.

Pesce pappagallo alimentazione

Il pesce pappagallo è un animale onnivoro (si nutre infatti di polpi e altri piccoli invertebrati), ma è particolarmente ghiotto delle alghe che si sviluppano sulla superficie di coralli e rocce marine.

Tramite il suo becco, questo animale riesce a grattare in modo efficace il cibo dalla superficie della barriera corallina, emettendo un suono caratteristico.

Inoltre, dato che il morso del pesce pappagallo non si limita pressoché mai alla superficie, lascia il corallo con cicatrici molto evidenti e per tale ragione viene spesso definito come predatore di corallo.

Sebbene la sua azione possa sembrare dannosa, in realtà è molto benefica, poiché, una volta rimosse le alghe, libera spazio per favorire la crescita dei coralli.

Pesce pappagallo abitudini e habitat

Questa specie di pesce vive prevalentemente nei mari tropicali, in quanto predilige le acque calde.

Vive insieme ad altri simili per formare dei piccoli gruppi, in ognuno dei quali è presente un solo maschio attorniato da diverse femmine.

La notte è solito dormire e rifugiarsi all’interno dei pertugi delle barriere coralline, anche perché durante la notte entrano in azione i predatori più feroci come gli squali.

Inoltre, al fine di proteggersi dai suddetti, prima di mettersi a riposo, è solito secernere una bolla di muco intorno al suo corpo.

La bolla di muco ricopre un duplice compito, ossia impedire ai predatori di fiutarlo e fungere da vero e proprio allarme in caso di un attacco nemico.

Come si riproduce il pesce pappagallo

Il pesce pappagallo è in grado di riprodursi durante tutto l’anno, anche se la fase del giornata che preferisce è il mattino.

Dato che il maschio è l’unico del gruppo composto solitamente da tre-quattro membri, è solito fecondare le uova appartenenti a femmine diverse.

Pesce pappagallo aspettative di vita

Le aspettative di vita del pesce pappagallo si aggirano intorno ai cinque anni.

Differenza tra maschi e femmine

Distinguere un esemplare maschio da una femmina è molto semplice, in quanto il primo è dotato di una livrea di colore blu e verde e da un’evidente linea gialla che congiunge la bocca e gli occhi.

Per quanto riguarda invece le femmine, i colori del suo corpo sono meno vivaci, basti pensare al blu scuro e al marrone.