Salamandra
Animali

Salamandra in Italia

La salamandra è un anfibio abbastanza comune in Italia nei luoghi di montagna molto umidi. Si tratta di un animale particolare, facilmente riconoscibile dalla livrea che mostra ai nemici ed è tossica. Come si riproduce, come si nutre e quali specie esistono nella nostra nazione?

La salamandra si riproduce in acqua

La salamandra appartiene all’ordine degli Urodeli o Anfibi Caudati, ovvero provvisti di coda. Alcune salamandre si riproducono nell’acqua ma si tratta comunque di animali soprattutto terrestri e alcuni generano i piccoli sulla terra. Le salamandre vivono in luoghi umidi e cacciano di notte piccoli invertebrati. Trascorrono la maggior parte del tempo sulla terra, a parte il periodo riproduttivo durante il quale tornano in acqua per accoppiarsi.

I maschi assumono una livrea molto colorata e corteggiano le femmine che depongono le uova su piante acquatiche avvolgendole con le foglie. I girini mantengono le branchie fino a quando lasciano l’acqua e le metamorfosi sono meno evidenti rispetto a quelle delle rane. I girini si nutrono di vegetali ma sono anche carnivori.

In Europa esistono 20 specie di salamandre ed in Italia le più comuni sono quelle gialle e nere. La salamandra gialla e nera, raggiunge al massimo una lunghezza di 25 cm. È lenta a muoversi e si riconosce dai colori delle macchie di forme diverse. Questi colori servono a mettere in guardia i nemici contro le sue secrezioni cutanee che sono tossiche.

La femmina viene fecondata d’estate e conserva con sé le uova fino alla schiusa durante la primavera seguente, quando si immerge nell’acqua e le depone sulle foglie. In alcuni casi la metamorfosi dei girini si compie sulla madre stessa. La salamandra vive in zone montane o collinose al massimo a 3000 metri d’altezza. L’habitat è umido e boscoso e si trova quasi in tutta la nazione ad eccezione della Sicilia e della Sardegna.

Un altro tipo di salamandra abbastanza comune in Italia è la salamandra dagli occhiali. Di colore nero ha una macchia rossa sul capo e la parte inferiore delle zampe di colore rosso che espone per difesa contro i nemici. Questa salamandra ha quattro dita, a differenza delle altre specie europee che ne hanno cinque. Vive su pendii montani boscosi presso corsi d’acqua e si riproduce in acqua.

In Italia è molto comune sul versante tirrenico della catena degli Appennini. La salamandra nera è completamente nera e vive in prati e foreste di montagna fino a 3000 metri. Di solito si fa vedere esclusivamente di notte e di giorno solo dopo una forte pioggia. In questo caso i piccoli nascono già metamorfosati e non tornano più nell’acqua. Le salamandre vivono in luoghi umidi e cacciano di notte piccoli invertebrati.

L’accoppiamento delle salamandre

Le secrezioni emesse dal corpo della salamandra gialla sono urticanti per la bocca agli occhi dei nemici e possono essere mortali per i piccoli mammiferi. Raramente la salamandra si allontana dalle zone umide e sta sempre sulla terra vicina all’acqua. Esce dal suo rifugio solamente la notte per cacciare. L’accoppiamento delle salamandre avviene sul suolo.

Il maschio porta la femmina sul dorso, poi depone le spermatofore e posa su queste la femmina che raccoglie lo sperma con le labbra della cloaca. La fecondazione avviene internamente e le uova si sviluppano dentro la madre che dopo 10 mesi partorisce nell’acqua da 10 a 50 piccoli già formati. In Italia oltre alla salamandra gialla, chiamata anche salamandra pezzata o salamandra salamandra, esiste la salamandra alpina o nera presente fino a 3000 metri di altitudine sulle Alpi e sul Carso.Secondo la credenza popolare le salamandre potevano vivere del fuoco e spegnere le fiamme. Probabilmente questo è dovuto al fatto che hanno la pelle costantemente umida ed escono di giorno solamente durante la pioggia. La salamandra è un animale protetto dalla legge e ne è vietata la cattura, l’uccisione e la detenzione. Talvolta finisce sulla strada ed in questo caso la sua sorte è segnata, perché prima o poi verrà schiacciata da una macchina. Per aiutare la natura sarebbe opportuno prenderla e rimetterla nel suo habitat naturale in maniera da salvarle la vita.