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Architettura sostenibile

Savoneragreen, la casa risparmiosa di Collegno

Negli ultimi anni l’architettura è andata pian piano a ridurre l’impatto ambientale degli edifici. Certo, c’è ancora tantissimo da fare, sia per l’inquinamento prodotto durante i processi di edificazione, sia per quello prodotto successivamente dagli immobili una volta terminati e occupati. Di sicuro però non mancano i modelli ai quali guardare, piccoli o grandi capolavori di edilizia sostenibile e di risparmio energetico che spuntano qui e lì sul territorio nazionale. E sicuramente un esempio da seguire può essere quello di Savoneragreen, un complesso di bioedilizia composto da 7 unità abitative che è appena stato completato nell’area di Savonera, a Collegno. Si tratta di una costruzione facente parte del più ampio e articolato progetto del Comune per ridurre in modo drastico le emissioni: scopriamo qualcosa di più.

La bioedilizia a Collegno

Il complesso di bioedilizia Savoneragreen non sorge in un territorio qualsiasi. Questa palazzina con 7 appartamenti – attico compreso – sorge in un comune dell’hinterland torinese che ha deciso di muoversi in modo concreto verso la sostenibilità, mettendo in campo un’interessante serie di progetti. Del resto la situazione non è delle migliori: l’area metropolitana di Torino figura da anni nelle aree più inquinate del mondo, e di certo la siccità che sta attraversando il nord Italia peggiora ulteriormente lo scenario. Cambiare la rotta è fondamentale, e gli amministratori di Collegno si stanno impegnando per farlo quanto prima. Si parla dell’adesione al Protocollo Itaca per le prestazioni energetiche degli edifici, al protocollo padano per limitare le emissioni, per la creazione di una rete di teleriscadalmento. E ancora, Collegno si sta muovendo per ridurre il traffico veicolare, con un progetto di mobilità sostenibile che affianca trento, metropolitana e trasporto pubblico locale con la micromibilità elettrica, con la bicipolitana, con il car-pooling e il car-sharing. Come ha spiegato il sindaco Francesco Casciano su Repubblica, «Collegno ha intrapreso da tempo e con coraggio la via della transizione ecologica». E tra gli elementi più interessanti di questo ampio progetto c’è sicuramente Savoneragreen, la cosidetta “casa risparmiosa”.

Le caratteristiche sostenibili di Savoneragreen

Tra lo stadio della Juventus e la Reggia di Venaria: lì in mezzo sorge il complesso di bioedilizia Savoneragreen, certificato da Casaclima e caratterizzato da una classe energetica A4, la più alta tra quelle attualmente previste. Mai prima d’ora nell’hinterland di Torino ci si era spinta così avanti nell’ambito dell’architettura sostenibile, con Savoneragreen che vuole essere il primo passo verso la creazione di un vero e proprio distretto di edilizia green. Alimentata unicamente con energie rinnovabili, sfrutta tra le geotermia, che come è noto può essere impiegata sia per generare energia elettrica attraverso al cogenerazione, sia per avere dell’energia termica per scaldare ambienti e acqua. Ecco allora che si può così arrivare ad abitare una casa al 100% elettrica, senza gas, sostenibile e poggiata in modo prioritaria sulla geogermia, la quale peraltro a differenza delle pompe di calore può lavorare sia per il riscaldamento che per il raffrescamento degli ambienti. Come ha spiegato Nicola Salerno, ad di Salerno Group, gruppo immobiliare leader nelle costruzioni di bioedilizia, «progettare secondo i criteri della bioedilizia significa pensare alla salubrità degli spazi e al benessere di chi andrà ad abitare l’edificio». Il prossimo passo, per l’appunto, è quello di trovare le persone che desidereranno vivere nel complesso Savonagreen; come sottolineato da Salerno, questo edificio può essere abitato solamente da «persone consapevoli dell’impatto che le nuove tecnologie hanno sui costi di gestione di un appartamento che vogliano fare un cambiamento per migliorare l’ambiente e la qualità della loro vita».