Storage elettrico, per i lunghi viaggi elettrici
La startup Francese EP Tender ha sviluppato un serbatoio dello storage elettrico che aiuterà i veicoli alimentati a corrente ad affrontare lunghe distanze con facilità e senza rischi di restare senza energia. Il generatore si presenta sotto forma di un rimorchio, qualcosa di molto simile al carrellino che fino a metà anni 90 ogni tanto vedevamo in qualche assolata giornata d’agosto in autostrada trasportare tutto il necessario per le vacanze. Questi supporti sono disponibili tramite un sistema di noleggio e consentono al guidatore di viaggiare più a lungo e senza preoccupazioni.
Una goccia nell’oceano
Sebbene siano in aumento, il numero delle auto elettriche attualmente rappresenta ancora, soltanto lo 0,15% delle automobili sulle strade in tutto il mondo. In alcuni paesi europei, tuttavia, le cose sembrano iniziare ad andare un po’ diversamente e a fianco della pionieristica Norvegia, che ospita la capitale di veicolo elettrico del mondo, qualcosa inizia a muoversi anche in Francia. Ma quando si tratta di acquistare un veicolo elettrico e no di usare un servizio di car sharing, molti consumatori nutrono forti dubbi sull’autonomia e sul limitato raggio di azione di questi veicoli.
Storage elettrico a noleggio
È qui che scende in campo con la sua idea innovativa la startup EP Tender, come ci racconta la rivista online reset.org. I suoi ricercatori hanno infatti sviluppato un rimorchio – storage elettrico che dovrebbe consentire alle vetture di coprire fino a 500 chilometri. Considerato il basso numero di auto elettriche ancora per ora in circolazione è ipotizzabile che siano poche le persone che necessitano di fare questi lunghi viaggio e dunque la startup sta pensando a un sistema di noleggio. Secondo un sondaggio fatto dalla società, la maggior parte dei viaggi in auto sono “copribili” da una macchina elettrica, senza alcuna necessità di ricaricare lungo la strada – il che significa che per l’utente medio questo rimorchio – strage elettrico sarà utilizzato solo molto raramente.
Una rete capillare di noleggio
È qui che entra in gioco il sistema di noleggio, “Tender’Lib”: l’avvio prevede di rendere i rimorchi disponibili per il noleggio in tutta la Francia, in qualsiasi momento del giorno o della notte, attraverso una rete di noleggio on-demand che coinvolgerebbe oltre 400 stazioni di ricarica e tutto ciò che serve è un gancio di traino sul retro della auto, in modo da poter collegare il rimorchio al veicolo.
Ma come funzionano questi generatori?
Attualmente l’energia elettrica per i rimorchi è prodotta da un motore a combustione interno e da un alternatore e richiede benzina. Detto in parole povere: non appena viene aggiunto il rimorchio, la macchina diventa un ibrido. La domanda a questo punto sorge spontanea: ha senso bruciare del combustibile fossile per generare la corrente elettrica per alimentare lo storage elettrico di queste automobili? E non si contraddicono in un certo senso le ragioni che stanno dietro l’acquisto di un auto elettrica?
![storage elettrico](https://www.green.it/wp-content/uploads/2017/04/zoe_ep_tender.jpg)
Un virtuoso specchio per le allodole
La startup spera di sviluppare ulteriormente la tecnologia in futuro, e alimentare il rimorchio in un’altra maniera o aggiungendo una batteria più grande. L’obiettivo è quello di accelerare il passaggio a tecnologie più sostenibili. Il rimorchio – storage elettrico sarebbe quindi una sorta di nobile specchietto per le allodole: io ti metto nelle condizioni di fare un viaggio lungo anche con una macchina elettrica (sapendo che non accadrà così frequentemente) e ti invoglio a compare un’auto che non inquina. A quel punto l’utilizzo di un motore per generare dell’energia supplementare avrebbe un impatto tutto sommato poco importante.
Il progetto è parzialmente finanziato da Horizon 2020, un programma di ricerca e innovazione dell’UE, ed è stato scelto per essere uno dei 18 finalisti presso Start Up Energy Transition Tech Festival. In Francia sta entrando nel mercato in questi mesi, mentre i test negli Stati Uniti, la Cina e l’Unione europea sono in fase di pianificazione.
Questo articolo è una traduzione di un articolo originale apparso su RESET.org.
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