Fiori di echinacea (foto: teddingtongardener.com)
Benessere green

Tutte le proprietà dell’echinacea

LE PROPRIETÀ CURATIVE. Al genere Echinacea appartengono 9 specie di piante della famiglia delle Asteraceae, originarie delle zone temperate del Nord America, del Canada e del golfo del Messico. Furono gli indiani d’America a scoprire per primi le proprietà di questa specie, e vi sono molte testimonianze che la usassero per cicatrizzare le ferite e per curare i morsi dei serpenti. Attualmente vengono coltivate tre specie ad uso commerciale: Echinacea pallida, Echinacea angustifolia, Echinacea purpurea, sia per la loro utilità in campo farmacologico ma anche come pianta decorativa. Secondo la Farmacopea Ufficiale e l’EMEA (Agenzia europea per i medicinali) l’estratto di fiori di echinacea purpurea rafforza le difese immunitarie, aiuta a curare il raffreddore e l’influenza. La scienza medica ufficiale ha classificato l’estratto dell’echinacea come un farmaco vero e proprio, con usi e controindicazioni, tanto da porre dei limiti alla sua assunzione per donne incinte e neonati.

COME ASSUMERE L’ECHINACEA. Nell’omeopatia l’echinacea viene usata con una concentrazione molto bassa per curare ascessi, infezioni e infiammazioni di vario genere, ma anche per ciò che riguarda mancanza di energia vitale, anemia, stanchezza fisica e nervosa. Le tinture madri dell’echinacea diluite in poca acqua possono essere somministrate a tutti, poiché l’alcol in esse contenuto viene così diluito da risultare innocuo. Quando si decide di assumere l’echinacea per via orale, bisogna procedere con cicli di otto settimane, interrotti da una settimana di pausa. Per prevenire la sindromi influenzali e i mali di stagione è bene ingerire 30-40 gocce in poca acqua tre volte al giorno lontano dai pasti. Per chi soffre di affezioni della pelle è consigliabile una pomata al 10% di tintura madre. Si possono fare i gargarismi contro mal di gola e le infiammazioni del cavo orale diluendo 10 gocce in un po’ d’acqua.