Fresh.Land è una startup danese rivolta al mercato agricolo la cui mission è accelerare il processo distributivo dal produttore al consumatore
Agricoltura

Fresh.Land: dal produttore al consumatore in meno tempo

Qualche settimana fa vi abbiamo presentato Direttoo, una startup appena uscita dall’acceleratore romano Luiss Enlabs che si poneva l’obiettivo di accorciare i passaggi dal produttore al consumatore garantendo minori costi e tempi di consegna più rapidi.  Su questa stessa lunghezza d’onda si colloca Fresh.Land una startup danese rivolta al business to business la cui mission è accelerare – attraverso la creazione di una rete digitale – il processo distributivo tra agricoltori e grande distribuzione.

Dal produttore al consumatore… in 4 mesi

Quattro mesi. Questo è il tempo medio che impiega un’arancia per passare dall’albero alle mani del consumatore. Per sopravvivere a un viaggio così lungo è impossibile non ricorrere all’utilizzo di prodotti chimici e pesticidi. E ovviamente considerando il tempo medio di “viaggio” il raccolto deve avvenire con largo anticipo rispetto al naturale momento di raccolta. Questo significa che nelle mani del consumatore finale finirà sempre più spesso un prodotto che solo lontanamente ricorderà il suo originale. Gli ideatori della startup Fresh.Land ritengono che questo lungo processo che va dal produttore al consumatore possa essere svolto in modo diverso, ovvero più semplicemente! In appena tre o quattro giorni.

Fresh.Land è una startup danese rivolta al mercato agricolo la cui mission è accelerare il processo distributivo dal produttore al consumatore
Fresh.Land è una startup danese rivolta al mercato agricolo la cui mission è accelerare il processo distributivo dal produttore al consumatore

Fresh.land: meno trasporti, meno stoccaggi, meno CO2

Fresh.Land consente ai supermercati di ordinare i prodotti direttamente dagli agricoltori tramite una piattaforma online. Una società di consegna si occuperà di trasportare i prodotti direttamente dal produttore fin dentro al negozio. Il cliente finale, in questo modo, godrà di un prodotto più fresco, di migliore qualità, che dà migliori margini di profitto ai produttori e, grazie alle vie di trasporto più brevi, lo stoccaggio e tempi di refrigerazione quasi inesistenti, produrrà anche meno CO2.

In difesa degli agricoltori

Il fondatore della Startup, Filipe Leal, è il figlio di un contadino. Preoccupato dalle condizioni economiche in cui versava l’azienda paterna, sempre più precaria e con i prezzi dei prodotti agricoli in crollo, ha iniziato a cercare una soluzione e Fresh.Land è stato il risultato finale.
Una filiera piena di intermediari significa che gli agricoltori guadagnano sempre meno per quello che producono. In aggiunta a questo, i tempi di conservazione lunghi fanno sì che i prodotti vengano raccolti e venduti acerbi. Solo dopo l’aggiunta di etilene (un ormone vegetale prodotto da frutta e verdura durante il processo di maturazione) riprende la maturazione, mentre i fungicidi fermano la formazione di muffe e la cera dà ai frutti un’apparenza appetitosa.

Fresh.Land è una startup danese rivolta al mercato agricolo la cui mission è accelerare il processo distributivo dal produttore al consumatore
Fresh.Land è una startup danese rivolta al mercato agricolo la cui mission è accelerare il processo distributivo dal produttore al consumatore

La società di Leal tratta direttamente con gli agricoltori e i rivenditori. Gli agricoltori possono accedere alla piattaforma online e inserire informazioni sul tipo di prodotti che attualmente hanno, e in che quantità. Mentre i rivenditori possono iscriversi e ordinare e acquistare direttamente. Grazie al commercio diretto gli agricoltori guadagnano fino a tre volte tanto per i loro prodotti, i partner logistici si prenderanno cura della merce trasportandola dal produttore al consumatore e appena tre giorni dopo, i prodotti saranno disponibili per l’acquisto al supermercato – il tutto avverrà così velocemente da rendere l’uso di conservanti chimici inutili.
Secondo il programma del WWF Climate Solver, questo modello – che bypassa le vie di trasporto non necessarie, i tempi lunghi di refrigerazione e i trattamenti chimici – potrebbe significare una riduzione di gas serra fino all’88% se solo vi aderisse appena il 20% del mercato della sola Germania.
Sempre secondo fonti del WWF Fresh.Land potrebbe significare un risparmio di 12,7 milioni di tonnellate di Co2 ogni anno, all’incirca tanto quanto l’intera seconda città più grande della Germania – Francoforte sul Meno – produce ogni anno. E tutto ciò avverrebbe  lavorando mettendo direttamente in contatto domanda e offerta, accorciando la filiera della distribuzione e mettendo in circolo soltanto il cibo necessario, senza rischiare inutili sprechi.

Questo articolo è una traduzione di un articolo originale apparso su RESET.org.