Un campo di canapa
Inquinamento

Taranto: usare la canapa per depurare i campi

LE PIANTE ASSORBI INQUINAMENTO. Il disastro ecologico provocato a Taranto dall’ILVA ha costretto molti allevatori della zona adiacente alla città ad abbattere i propri capi di bestiame e molti agricoltori ad abbandonare la coltivazione. Alcuni ettari potrebbero essere recuperati a breve grazie alla tecnica del fitorisanamento. Secondo Angelo Massacci, direttore dell’Istituto di biologia agro-ambientale e forestale del Cnr di Porano, «le piante hanno sviluppato efficienti sistemi di difesa e tolleranza verso gli inquinanti del suolo. Alcune specie vegetali, dette “escludenti”, riescono a evitare l’effetto tossico dei metalli pesanti in eccesso, preservano i frutti e le parti edibili ed eliminano il rischio di diffusione nella catena alimentare. Altre invece, come la canapa, chiamate “iperaccumulatrici” sono capaci di assorbire le sostante inquinanti, pulendo in tal modo il terreno».

IN ATTESA DEI RISULTATI. Proprio la canapa è la pianta che verrà utilizzata nei terreni inquinati attorno a Taranto. Questa pianta per crescere ha bisogno di un terreno sempre umido che, anche in assenza di piogge, permetta una risalita dell’acqua dalla falda. La scelta della canapa è dovuta anche ai suoi molteplici utilizzi. Può infatti essere usata come alimento, ma anche nel campo farmaceutico e della bioedilizia tessile. Tutto però dipende ancora dai risultati delle analisi che verranno eseguite una volta che le piante saranno cresciute e raccolte.