acqua del gabinetto
Urbanistica

In California l’acqua del gabinetto diventa potabile: ecco come (e perché)

Il California la siccità è ormai una presenza, se non costante, regolare. Il periodo siccitoso più recente che questo Stato degli USA ha dovuto sopportare è stato definito come il “triennio più secco di sempre”. Uscita da questi 3 anni terribilmente siccitosi, la California si trova con le riserve idriche ai minimi storici. Non stupisce quindi che qui, in città come Los Angeles, San Diego, San Josè, Sacramento, e Fresno, si sia continuamente alla ricerca di soluzioni per avere più acqua a disposizione. Ecco che allora da anni in California si ricicla anche l’acqua del gabinetto, riutilizzandola nei più diversi modi. L’acqua reflua californiana viene per esempio riutilizzata per irrigare i campi nella California centrale, per produrre neve artificiale negli impianti sciistici nei pressi del lago Tahoe, o persino per produrre il ghiaccio per il pattinaggio nella città californiana di Ontario. A partire dal 2024 si farà un passo in più, con l’acqua del gabinetto che potrà essere riutilizzata per il consumo umano, dopo essere opportunamente depurata.

L’acqua del gabinetto reimmessa del sistema idrico

L’idea di avere dell’acqua del gabinetto che esce dai rubinetti della cucina ovviamente non affascina nessuno. Eppure il legislatore in California ha deciso – dopo una discussione durata per anni, con innumerevoli esami, test e dibattiti – di permettere alle agenzie che si occupano dell’approvvigionamento idrico di riutilizzare le acque reflue per garantire alla popolazione acqua potabile. Questo perché, come anticipato, questo Stato che conta quasi 40 milioni di persone ha grandissimi problemi di siccità, peggiorati ulteriormente dal cambiamento climatico e dal conseguente inasprirsi della siccità. Ma è davvero così strano pensare di reimmettere – una volta purificata – l’acqua del gabinetto nel sistema idrico di acqua potabile? Non proprio. Già adesso, in California, nella contea di Orange, un sistema di purificazione ricicla le acque reflue e le immette nelle falde acquifere sotterranee, dove l’acqua di recupero si mescola con quella sotterranea per essere successivamente riutilizzata come acqua potabile. E ancora, nel Colorado le norme permettono già adesso di riutilizzare l’acqua del gabinetto. C’è poi chi fa notare che attualmente gran parte degli impianti di trattamento delle acque reflue immettono quotidianamente l’acqua depurata nei fiumi californiani, così da andare di fatto ad “alimentare” i sistemi idrici delle città più a valle.

Come funziona la depurazione delle acque reflue

Per mettere a punto la normativa che permette l’utilizzo delle acque reflue in California sono stati necessari oltre 10 anni. Va peraltro detto che già 20 anni fa qualcosa di simile era stato proposto, venendo però immediatamente rifiutato: le siccità sempre più forti dettate dai cambiamenti climatici hanno mutato la situazione, rendendo oggi necessaria una misura fischiata in passato Ma cosa dicono nel concreto queste nuove regole? Le agenzie idriche hanno il permesso – ma non il dovere – di riutilizzare le acque reflue. Queste dovranno sempre e comunque essere trattate per ogni patogeno e per ogni virus, anche quando questi non saranno effettivamente presenti nell’acqua in esame. Per il trattamento della normale acqua potabile questo di solito non accade, con i trattamenti che vengono messi in campo solo in caso di presenze patogene rilevate. Con questi trattamenti continui verranno di fatto eliminati anche i minerali che rendono l’acqua “buona”: tali elementi dovranno quindi essere reimmessi artificialmente, prima di distribuire l’acqua nel sistema di acqua potabile.

Di certo costruire degli impianti per depurare l’acqua reflua al punto da renderla potabile non sarà poco costoso. Si prevede quindi che queste strutture verranno avviate solamente nelle città più grandi e popolose della California, perlomeno nei primi anni.