agricoltura urbana indoor
Agricoltura

Agricoltura urbana indoor: il fratello di Musk sogna una rivoluzione del cibo

Ciò che il fratello ha fatto per rivoluzionare il settore delle auto elettriche, Kimbal Musk sogna di farlo in quello del cibo. Il fil rouge è lo stesso: esplorare le più moderne tecnologie per guardare al futuro. In questo caso l’orizzonte è quello dell’agricoltura urbana indoor, che potrebbe essere l’unica strada da percorrere non solo per sfamare una popolazione in costante crescita e per offrire agli abitanti delle città cibo sano e a km zero ma anche per rendere molto più sostenibile il comparto legato alla tradizionale produzione agricola.

Agricoltura urbana indoor, il futuro del cibo

Impegnato da più di 10 anni nel finanziare food companies etiche e nella gestione di due catene di ristoranti negli negli Stati Uniti, The Kitchen e Next Door, dove vengono servizi esclusivamente cibi a chilometro zero, Musk si sta ora concentrando sul prossimo step, quello dell’agricoltura urbana indoor. Un passaggio obbligato, secondo il fratello del fondatore di Tesla, per produrre e distribuire cibo di qualità e a filiera corta su larga scala.

Il biologico è di nicchia, il cibo sano dovrebbe essere accessibile a tutti

E’ proprio la questione dell’industrializzazione e della produzione di massa al centro di questo modello che Musk vorrebbe diffondere. Perché il cibo biologico, prodotto localmente e con processi sostenibili non potrà mai diventare accessibile a tutti se non si punta alla scalabità.

“Il cibo è una delle ultime frontiere che la tecnologia non ha ancora affrontato- ha dichiarato lo scorso mese nel corso di una una conferenza sui rifiuti alimentari che si è tenuta a New York il mese scorso- Se lo facciamo bene, significherà buon cibo per tutti. “

Square Roots, un incubatore per le imprese agricole del futuro

La rivoluzione immaginata da Musk, e che sta sviluppato insieme al socio Tobias Peggs, si chiama Square Roots, e parte dall’idea di addestrare la nuova generazione di agricoltori all’agricoltura urbana indoor, insegnando loro come coltivare usando le nuove tecnologie applicate alla coltivazione verticale e come sviluppare una catena distributiva locale.

10 container dove si sperimenta l’agricoltura urbana indoor

Lo scorso anno il progetto ha previsto l’installazione di 10 container nel parcheggio della vecchia fabbrica Pfizer di South Williamsburg, a Brooklyn, ognuno dei quali in grado di coltivare lo stesso quantitativo di cibo ottenibile da due ettari di terra.

agricoltura urbana indoor

Square Roots ha ottenuto un finanziamento cospicuo da parte di alcuni investitori privati, oltre ad alcune sovvenzioni da parte del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti. Un ottimo inizio che ha portato Musk ad annunciare il suo obiettivo per i prossimi anni, ovviamente ambizioso, come ci ha già abituato il fratello: portare Square Roots in 20 città del mondo entro il 2020.

Un’opportunità per 1000 giovani

Il progetto al momento prevede un’opportunità offerta a 1000 giovani della generazione duemila, quella che ha già iniziato ad allontanarsi dai fast food ed è quindi quella su cui puntare per fondare una nuova idea di cibo sano e sostenibile, a cui verrà data la possibilità di intraprendere un percorso per diventare imprenditori nel settore dell’agricoltura urbana indoor.

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Fattorie verticali, coltivazione idroponica, sistemi di monitoraggio

Questo acceleratore per il cibo, che investe sui giovanissimi e su un modello di agricoltura sostenibile e iper tecnologica, al momento ha previsto la creazione di una sorta di campus con coltivazioni verticali idroponiche a temperature controllate e una fattoria verticale.

In Square Roots si sperimentano le più moderne tecnologie applicate al modello di agricoltura urbana indoor. Con sistemi di luci a led che sostituiscono l’illuminazione naturale, impianti di climatizzazione che gestiscono e regolano la temperatura interna a un livello ottimale per le colture e che Musk vorrebbero fossero alimentati esclusivamente grazie alle fonti rinnovabili. Poi ci sono i sensori e i dispositivi di monitoraggio, utili a controllare una serie di parametri, come temperatura, umidità, apporto idrico, per garantire un livello ottimale di comfort che massimizza la crescita delle piante riducendo al tempo stesso al minimo i consumi energetici ed idrici.