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Biomasse: come utilizzarle per produrre energia

Le biomasse sono fonti di energia pulita alternative ai combustibili fossili. Si tratta di materie organiche generate dagli scarti di animali e piante che vengono trattate in appositi impianti per essere usate per generare energia elettrica.

Cosa sono le biomasse

I residui di legna, i rifiuti urbani, gli scarti delle attività agricole e forestali, persino le alghe marine e i residui degli allevamenti, sono alcuni materiali di origine vegetale organica dai quali si può produrre energia. Questi materiali sono chiamati biomasse e vengono bruciati rilasciando calore e producendo anidride carbonica che può dare origine a energia verde.

La bioenergia è considerata l’energia del futuro, perché i fossili prima o poi si esauriranno e il pianeta è al collasso per via dell’inquinamento e del cambio del clima che è stato originato dalle industrie. Gli esperti puntano all’energia green, ovvero quella ottenuta dalle biomasse, che è rinnovabile, ha zero emissioni inquinanti e usa prodotti organici di scarto.

Per convertire le biomasse in energia esistono impianti che sfruttano la fotosintesi, cioè l’energia del sole che viene immagazzinata nelle piante come energia chimica. Gli animali mangiando le piante assorbono questa energia e le bioraffinerie bruciano i rifiuti degli animali, il legno e altri prodotti di scarto producendo vapore che viene incanalato verso delle turbine per generare energia elettrica da usare nelle industrie o nelle case.

Le bioraffinerie, o centrali a biomassa, producono dunque energia tramite il vapore generato da rifiuti urbani e agricoli bruciati.

Quanta energia si può produrre con le centrali italiane

In alcuni impianti a biomasse c’è una camera di combustione che genera il calore necessario per trasformare l’acqua in vapore. Una turbina ruotando aziona un alternatore che produce corrente, la quale viene a sua volta inviata a un trasformatore per essere aumentata di tensione e immessa nel sistema. Il vapore si trasforma in acqua grazie un condensatore e ritorna al serbatoio di deposito.

Negli ultimi anni l’elettricità prodotta da biomasse è stata in crescita costante, con un fattore di sviluppo al terzo posto dopo il settore eolico e fotovoltaico. In Italia ci sono molti impianti a biomasse che producono all’incirca il 6% del fabbisogno nazionale energetico. Le centrali a biomassa sono soprattutto in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto e si calcola che per una tonnellata di biomassa legnosa si produca un megawatt ora di energia elettrica.

Come funziona l’impianto a biomasse di Gela

In Italia il funzionamento dell’impianto a biomasse di Gela è basato sulla tecnologia waste to fuel. Si parte dagli scarti di cibo, olio e acqua e, frazionando i rifiuti solidi urbani costituiti dall’umido della raccolta differenziata, si possono ottenere 16 kg di bio olio concentrando fino all’80% del contenuto energetico della materia di partenza.

Quest’olio viene usato come combustibile oppure raffinato per ottenere biocarburante. Il processo permette di recuperare l’acqua che è presente fino all’80% nei rifiuti umidi e viene usata per le industrie. La base della tecnologia è la termo liquefazione, che permette di immagazzinare il carbonio nel bio olio e nel bio carburante senza usare combustibili fossili.

Le biomasse in Europa e il futuro

Altri paesi in Europa usano le biomasse create da scarti del legno, residui agricoli, rifiuti animali e altro, a seconda delle risorse presenti. Oggi il problema più grande degli impianti che usano biomasse è il costo, che è assai superiore rispetto a quello degli impianti legati ai combustibili fossili.

La prospettiva del futuro è aumentare l’efficienza tecnologica e realizzare impianti flessibili a seconda della biomassa disponibile e abbattere i costi, in maniera da eliminare progressivamente prodotti fortemente inquinanti e in esaurimento.L’impresa non è certo facile, ma tutti gli esperti del settore sono d’accordo nel sostenere che l’energia del futuro sarà basata su biomasse e materie prime eco sostenibili. In tutto il mondo si sta investendo in questo settore, ma è un processo lungo e ci vorranno ancora parecchi anni prima di trasformare le industrie a petrolio in industrie a biomassa.