Una birra alla spina (foto: www.thebeijinger.com)
Benessere green

La birra a basso impatto ambientale

BIRRA E CAMBIAMENTO CLIMATICO. Per rallentare il cambiamento climatico bisogna rivoltare il nostro mondo come un calzino, mutando tutta una serie di azioni e comportamenti ai quali non facciamo nemmeno caso. È noto che tra le prime cause del cambiamento climatico figura la produzione massiccia di anidride carbonica da parte dell’uomo: per questo motivo da anni si raccomanda di preferire i mezzi pubblici alla propria automobile o, ancora meglio, la bicicletta. Ma questo non è sufficiente, anzi: per ridurre al minimo gli effetti del cambiamento climatico dovremmo intervenire su moltissime altre cose. Per esempio: chi sapeva che per produrre un barilotto di birra si generano circa 57 chilogrammi di anidride carbonica, ovvero l’equivalente di 220 chilometri in automobile?

MIGRATION BREWING. Questa analisi è stata effettuata dagli esperti di sostenibilità del Migration Brewing, una catena di ristoranti statunitense. Essi hanno studiato l’intero ciclo di produzione della propria birra, arrivando alla triste scoperta dell’enorme inquinamento generato. «Ero molto sorpreso di quante emissioni vengono emesse da un barile di birra» ha infatti commentato il responsabile del birrificio aziendale Mike Branes, aggiungendo «naturalmente sapevo che c’era un impatto sull’ambiente; non sapevo fino a che punto».

LA BIRRA ECO-FRIENDLY. Gran parte delle emissioni di anidride carbonica venivano prodotte direttamente dal birrificio, per effetto dell’energia elettrica utilizzata dai macchinari in azione. Il resto dell’impronta del carbonio era invece da ricondurre alla produzione e al trasporto dell’orzo, ingrediente fondamentale per la produzione della birra. Presa coscienza della quantità di CO2 prodotta, l’azienda ha quindi deciso di creare una variante eco-friendly della propria birra, la cui produzione implica la metà delle emissioni rispetto alla bevanda tradizionale. Questo è stato possibile attraverso l’acquisto e la messa in opera di uno scaldacqua ad alta efficienza e al cambio di ricetta della birra: invece di continuare con il solito orzo l’azienda ha infatti deciso di abbracciare la filiera corta, servendosi di un orzo biologico prodotto localmente.