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Animali

Cani avvelenati: 17.800 casi in un anno

Segnalazioni di cani avvelenati in aumento

Ogni giorno i quotidiani locali e non solo riportano le raccapriccianti notizie di cani avvelenati da bocconcini appositamente confezionati. L’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente (Aidaa) ha reso noto che nel 2015 sono state in totale 17.800 le segnalazioni di cani avvelenati, una cifra enorme e soprattutto in rapido aumento: l’anno precedente, infatti, le segnalazioni furono ‘solamente’ 14.000. Un grottesco bollettino di guerra, che interessa ormai tutte le regioni italiane, anche se, in alcuni luoghi, l’emergenza è ancora più grave.

Stragi in Sicilia, Basilicata, Piemonte e Liguria

Va sottolineato che la morte per avvelenamento è una delle più atroci in cui un cane può incorrere: l’animale può infatti agonizzare tra sofferenze inimmaginabili per molte ore, prima che sopraggiunga il decesso. È un gesto crudele, incivile e soprattutto vile, perpetrato con insensata ferocia contro quello che è fin dai tempi più antichi il miglior amico dell’uomo. Purtroppo, come ha segnalato l’Aidaa, nemmeno il 2016 non è iniziato bene, anzi: sono infatti state segnalate vere e proprie stragi in Sicilia, in Basilicata, in Piemonte ed in Liguria. « I cani morti si aggirano attorno al 30%» ha precisato l’Aidaa «e sono in forte crescita (ma non ci sono numeri certi) anche gli avvelenamenti di gatti di colonia e privati. Le regioni da cui giungono le maggiori segnalazioni sono Puglia, Calabria, Sardegna, Sicilia, Basilicata,e per quanto riguarda il centro nord Piemonte, Liguria e Lombardia».

Come capire se un cane è stato avvelenato

I bocconi avvelenati sono realizzati da veri e propri criminali con l’utilizzo di varie sostanze. Da questo si capisce dunque che i sintomi possono essere molto diversi, rendendo ancora più difficoltoso l’intervento di chi cerca di salvare un cane vittima di avvelenamento. Le sostanze più usate sono i veleni per topi, i diserbanti, la stricnina e il metaldeide. In generale, dopo l’ingestione di questi veleni, il cane inizia ad accusare i primi sintomi in un lasso di tempo che va dai 30 minuti alle 2 ore: gli arti si irrigidiscono, il cane non riesce a camminare, la salivazione può aumentare e la respirazione diviene difficoltosa. Altri sintomi sono vomito, diarrea e violente crisi convulsive.

Cosa fare in caso di avvelenamento

Se si sospetta che il proprio cane sia stato avvelenato, la prima cosa da fare ovviamente è telefonare alla Guarda Medica Veterinaria o ad un qualsiasi veterinario. Il soccorso, per far fronte a questa emergenza, deve essere praticamente immediato. Durante l’attesa dell’arrivo del veterinario, ma solo dopo averlo consultato, può essere il caso di cercare di far vomitare il cane: il metodo casalingo più efficace è senza dubbio quello di fargli bere dell’acqua salata. Oltre a ciò, teniamo il cane il più tranquillo possibile, cercando di non agitarlo per nessun motivo, così da diminuire le probabilità di devastanti crisi convulsive.