carciofo
Benessere green

Alla scoperta dei carciofi: proprietà e virtù

Un rapporto travagliato

Ci sono alcuni ortaggi che la maggior parte dei bambini odiano profondamente, per poi riscoprirli in età adulta ed innamorarsene. Uno di questi è il carciofo, protagonista di moltissime ricette della nostra cucina mediterranea. Esso è noto fin dall’antichità, e tuttora viene utilizzato, oltre che nel nostro Paese, anche in Spagna e in Francia; al contrario, è quasi sconosciuto nella maggior parte degli altri stati. Si è convinti che il carciofo come lo conosciamo noi sia il risultato di una serie di selezionamenti a partire dal cardo selvatico.

Virtù dei carciofi e le sue proprietà

I carciofi presentano una moltitudine di virtù terapeutiche e di principi attivi estremamente favorevoli al nostro benessere. Come la maggior parte degli altri ortaggi, essi contengono molte fibre, molto utili per il nostro intestino, e molti sali minerali: potassio, sodio, fosforo e calcio. Nemmeno le vitamine mancano nel carciofo: troviamo infatti la vitamina A, la vitamina C e alcune vitamine del gruppo B (B1, B2 e B3). Come si è detto all’inizio, questo ortaggio, grazie alle sue componenti, può vantare molte virtù terapeutiche. È infatti particolarmente adatto a proteggere la nostra vista, grazie all’alto tasso di luteina, e anche a salvaguardare il fegato, grazie alla cinarina. Il carciofo, poi, possiede delle buone proprietà antiossidanti, grazie all’alto contenuto di acido caffeico.
Va poi precisato che il consumo dei carciofi apporta pochissime calorie, caratteristica che li rende perfetti per la elaborazione di nuove diete dallo stampo mediterraneo. Due sostanze contenute in questo ortaggio, la coloretina e la cinarina, sono in grado di aumentare il flusso biliare e la diuresi. La cinarina, inoltre, trasforma il carciofo in una vera e propria arma contro il colesterolo: per avere degli effetti concreti, però, si dovrebbero consumare almeno 200 grammi di carciofi ogni giorno.
Tra tutte le virtù qui elencate, la medicina naturale utilizza il carciofo per lo più per il trattamento dei disturbi legati al fegato e per i disturbi intestinali, quali sindrome del colon irritabile, nausea, diarrea e intossicazioni alimentari.

Coltivare e pulire il carciofo

Se vogliamo coltivare nel nostro orto casalingo i carciofi, dobbiamo sapere che il periodo perfetto è l’inizio dell’estate. Piantati in giugno, il raccolto si farà a partire da novembre, recidendo il lungo gambo dell’ortaggio.
Una delle difficoltà maggiori nel cucinare il carciofo è costituita dalla sua pulizia iniziale, la quale può davvero apparire ostica agli occhi di chi non abbia mai avuto a che fare con questo particolare ortaggio. Per prima cosa si deve tagliare il gambo qualche centimetro sotto il frutto; fatto questo, la parte di gambo restante deve essere pulita, togliendo tutta la scorza legnosa che la circonda. Finito con il gambo, ci si rivolge al carciofo vero e proprio. Le foglie più esterne e dure devono essere eliminate, e lo stesso trattamento dobbiamo dedicare anche alla parte superiore del carciofo, costituita da punte difficilmente commestibili. Il carciofo si presenterà dunque aperto dall’altro; sezioniamolo a questo punto a metà, così da avere due parti speculari: ora sarà molto più semplice raschiare via le spine interne e la paglietta giallognola che sta nel cuore dell’ortaggio. Fatto questo, laviamolo sotto l’acqua corrente quanto ottenuto: i carciofi sono pronti per essere cucinati.