case autonome
Architettura sostenibile

Case autonome: solo 24 giorni per costruire una earthship in Francia

In soli 24 giorni, il giornalista francese Benjamin Adler e sua moglie Pauline Massart sono riusciti a costruire in Dorgogna, in Francia, la loro casa autonoma e al 100% ecologica (earthship), grazie al supporto di Michael Reynolds, l’architetto che negli anni ’70 ha creato in America le eaerships. Come è fatta questa casa e perché è così particolare?

Per capirlo, partiamo dall’inizio e vediamo cosa sono le Earthships, o case autonome.

Cosa sono le Eartships o case autonome

Le Eartships sono case realizzate dall’unione di materiali naturali e materiali riciclati. La loro invenzione si deve all’architetto statunitense Michael Reynolds e risale agli anni ’70.

Il suo obiettivo era creare una forma di architettura sostenibile che utilizzasse materiali propri del luogo di costruzione e materiali riciclati. Voleva inoltre che la costruzione fosse indipendente sul piano energetico e facile da costruire anche per una persona che non possedesse particolari competenze edili.

Nacquero in questo modo le Earthships, case autonome dal punto di vista energetico, realizzate in materiali ecosostenibili e con un rilascio minimo di materiali di scarto nell’atmosfera. Sono fatte in modo tale da utilizzare risorse energetiche naturalmente disponibili, in particolare l’energia proveniente dal sole e dall’acqua piovana, la massa termica, un sistema edilizio che gli permette di immagazzinare calore e di opporsi alle oscillazioni della temperatura, e la ventilazione naturale, per regolare la temperatura interna. I progetti edilizi sono molto semplici da realizzare.

Le caratteristiche energetiche di queste case autonome sono possibili grazie alla presenza di particolari mura fatte con pneumatici riciclati riempiti di terra; tendenzialmente qualsiasi materiale denso che abbia il potenziale di immagazzinare calore, come calcestruzzo, sacchetti di terra o pietra, potrebbe essere utilizzato per creare un edificio simile a un Earthship.

E ora, grazie a Benjamin Adler e Pauline Massart il progetto approda anche in Francia.

Eartship in Francia: un progetto partecipativo

La coppia francese fa parte delle circa 3000 persone al mondo che hanno deciso di costruirsi una Eartships.

Il loro desiderio è stato di costruirla in Dorgogna, dopo aver vissuto alcuni anni negli Stati Uniti. La loro idea era da sempre quella di trovare soluzioni per vivere in mondo sostenibile e con uno stile di vita a rifiuti zero, ma fino a questo momento non avevano ancora trovato il modo di farlo.

La casa è completamente bioclimatica e ha richiesto solo 24 giorni di lavoro per essere realizzata. La caratteristica principale di questa casa autonoma è l’utilizzo di rifiuti come materiale isolante termicamente, a differenza di altre case autonome che utilizzano paglia o lana di legno.

L’idea di utilizzare i rifiuti non è loro ma appunto di Micheal Reynolds che, nel suo tentativo di cercare materiali in grado di immagazzinare calore e restituirlo al momento giusto, si rese conto che pneumatici, lattine e bottiglie in vetro possedevano un’eccellente inerzia, oltre ad essere materiali di scarto e quindi gratuiti.

eartships
www.atelier4feuilles.fr

Ed è proprio in collaborazione con Michael Reynolds e la sua società americana Earthship che i signori Adler hanno costruito la loro casa. La volontà della coppia di francesi era infatti di realizzare la casa attraverso un cantiere partecipativo, cui prendesse parte anche lo stesso inventore delle Earthships. All’appello per l’eco-costruzione hanno risposto circa 70 persone provenienti a ben 15 paesi diversi.

Anche la città francese di Périgueux ha partecipato al progetto collettivo, organizzando la raccolta di oltre 3000 lattine di alluminio e di altri materiali di recupero.

Nonostante questo, la casa per la coppia ha avuto un costo di 320.000 €, includendo nel costo il terreno, il vitto e l’alloggio dei volontari, tutte le finiture e le spese amministrative.

quAttraverso il loro progetto partecipativo, il primo di questo tipo mai realizzato in Europa, la coppia spera si diffondere il modello delle Eartships in Europa.

Come è fatta la casa autonoma realizzata in Dorgogna

La casa autonoma dei signori Adler occupa una superficie di circa 150 m² ed è perfettamente integrata al paesaggio, grazie alla sua posizione semi-interrata.

La parete nord dell’edificio è interamente realizzata con pneumatici. Come affrontare il problema delle emissioni nocive degli stessi? Gli ingeneri di Eartship hanno condotto un test e osservato che dopo aver percorso 10.000 km di strada, gli pneumatici non producono più particelle. Ed essendo pieni di terra, non si degradano a contatto con l’aria e la luce.

A sud c’è invece una vetrata che permette di catturare il calore del sole, attraverso la presenza di pannelli solari; l’energia solare è poi “immagazzinata” dagli pneumatici.

Le altre parti sono fatte in bottiglie di vetro o lattine riempite di terra o cemento, che costituiscono un ottimo isolante termico. Infine il tetto è fatto di un telaio in legno, ricoperto da una copertura vegetale. La casa è completamente autosufficiente da ogni punto di vista: per l’acqua, c’è una cisterna, per l’alimentazione c’è una serra interna, le acque reflue sono invece gestite da un sistema di depurazione.