Depuratori green: quando design e sostenibilità s'incontrano
Benessere green

Depuratori green: quando design e sostenibilità s’incontrano

Secondo quanto emerso dal Summit Internazionale su Acqua e Clima, tenutosi ad ottobre a Roma, entro il 2030 le disponibilità idriche mondiali si potrebbero ridurre del 40%. Fra le varie ragioni alla base del rischio idrico troviamo, come più influente, il riscaldamento globale ed il conseguente inaridimento di molte zone della Terra ancora fertili. La catena di conseguenze negative per l’uomo è lunga, a partire dalla necessità di spostare le colture verso zone più adatte. Ma anche il consumo di acqua in bottiglia ha, di per sé, degli effetti molto negativi su clima e ambiente. Basti pensare alle spese per trasportarla e l’impatto inquinante dei camion utilizzati per tale scopo. Senza contare i milioni di bottiglie di plastica usate che non vengono riciclate e alimentano l’inquinamento globale. In tal senso, il ricorso a depuratori che puliscano l’acqua dalle sostanze nocive per l’uomo è un primo passo importante. Ne è un esempio virtuoso la torre in legno costruita al Central Park di New York. Anche fra le nostre 4 mura domestiche possiamo usare prodotti analoghi però quelli più comuni contengono filtri e sostanze da aggiungere e sostituire nel tempo. Ma è in arrivo dalla Francia un’idea che vuole rivoluzionare il mondo dei depuratori green: si chiama Solable’s LaVie.

Depuratori green dal design accattivante

“Ogni anno 100 miliardi di bottiglie di plastica finiscono nell’ambiente anziché venire riciclate. Allo stesso tempo, i consumatori acquistano brocche e filtri per depuratori ogni mese”. Con queste parole, Saadi Brahmi, CEO della startup francese Solable, offre un quadro completo della situazione e della tendenza a consumare beni di vario tipo senza adottare alcuna forma di riciclo. Proprio partendo da questo assunto, la startup francese ha deciso di proporre i propri depuratori green chiamati LaVie. Si tratta, in prima battuta, di oggetti di design molto curati. Sono composti, infatti, da una bella scatola di bambù naturale al cui interno trova posto una bottiglia di vetro. Per depurare l’acqua è sufficiente riempire la bottiglia con acqua del rubinetto e riporla nella scatola per circa 15 minuti. Il tutto avviene senza il bisogno di filtri o altri prodotti aggiuntivi. A fare la differenza è una lampada led a raggi UVA che, colpendo la bottiglia, depura l’acqua da sostanze chimiche nocive oltre a eliminare eventuali sapori e odori sgradevoli. La sterilizzazione si completa rimuovendo anche i batteri ed i virus presenti nella bottiglia. Insomma, il risultato è un’acqua paragonabile a quella imbottigliata, con la possibilità di usare il sistema per 10 anni, ovvero la durata della lampada UVA. LaVie, infine, garantisce un impatto energetico davvero minimo, consumando solo 10 watt per bottiglia depurata.

https://www.youtube.com/watch?v=Olhncax-KAo

Una campagna Kickstarter per far decollare il progetto

Il 24 gennaio 2018 parte una campagna su Kickstarter per sostenere il progetto di Solable con il supporto dell’acceleratore di startup InnoEnergy France. Lo scopo è raggiungere i 30.000 euro, cifra necessaria per produrre, commercializzare e promuovere LaVie. Inoltre, sui primi 50 depuratori green venduti da Solable, l’azienda applicherà uno sconto del 50%. Senza contare il fatto che, per ogni LaVie venduto, un altro verrà donato dai produttori ad un’organizzazione non governativa. L’idea sembra vincente e dovrebbe far risparmiare molto ai consumatori. Proprio per questo, è stata insignita del Ces Innovation Awards 2018 nella categoria Eco-Design and Sustainable Technologies. Ma Solable non è nuova a questo tipo di riconoscimenti. Già nel 2017, infatti, aveva vinto lo stesso premio grazie a LaDouche, un sistema per il riscaldamento dell’acqua domestica tramite il recupero dell’energia delle acque reflue.