efficienza energetica nel 2022
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Efficienza energetica nel 2022: i dati del rapporto IEA

Sono state tantissime, su scala internazionale, le conseguenze dell’invasione russa ai danni dell’Ucraina, iniziata il 24 febbraio 2022. Tra le principali, per i paesi non direttamente coinvolti nel conflitto, c’è stata ovviamente la crisi energetica, innescata – o esacerbata in larga parte – proprio per questo conflitto. Questo elemento ha portato un aumento generale delle preoccupazioni sulla sicurezza delle forniture, nonché sull’impatto inflazionistico che l’incremento dei prezzi del gas può avere su intere economie. Tra i diversi risultati c’è stato – stando al nuovo rapporto Efficienza Energetica 2022 di IEA, International Energy Agency – anche un lieve aumento dell’efficienza energetica nel 2022. Come ha ricordato Fatih Birol, direttore esecutivo della IEA, anche con gli shock petroliferi degli anni Settanta era stata conosciuta una spinta importante dei governi in direzione dell’efficienza energetica. Ma vediamo più nel dettaglio come sta evolvendo la situazione.

Il buon – ma ancora insufficiente – incremento dell’efficienza energetica nel 2022

Come rispondere alla crisi energetica che ci ha investiti? Le possibili soluzioni sono tante. Allacciare rapporti commerciali con nuovi fornitori, produrre internamente maggiore energia rinnovabile, fissare dei prezzi massimi, nonché ovviamente ottimizzare l’uso dell’energia, in modo da avere un risparmio garantito e continuo nel tempo. È la stessa IEA a sottolineare che quest’ultima strada dovrebbe essere la prioritaria, in quanto oggettivamente migliore. E se lo scenario complessivo non è certo dei migliori, va detto che l’efficienza energetica nel 2022 è migliorata anche per via della crisi energetica e dei conseguenti rincari delle bollette. Stando ai dati in proprio possesso, l’agenzia internazionale ha calcolato che l’economia mondiale ha utilizzato l’energia in modo più efficiente del 2% rispetto all’anno precedente. Si tratta senza dubbio di un risultato positivo, pur senza perdere di vista l’obiettivo finale, che è ancora molto, molto lontano: per raggiungere la piena decarbonizzazione entro il 2050, infatti, l’efficienza energetica dovrebbe in realtà incrementare del 4% ogni anno da qui al 2030. Insomma, è stato fatto qualcosa, ma è necessario fare di più. Più precisamente, il doppio.

I dati positivi individuati da IEA

Concentriamoci per qualche istante sul bicchiere mezzo pieno, e quindi sull’incremento dell’efficienza energetica riscontrato nel 2022. Quali sono stati i fattori che hanno reso possibile il +2% in efficienza energetica? Prima di tutto, sono stati fatti importanti investimenti in questa direzione. Tra governi, imprese e famiglie, nel 2022 sono stati spesi circa 560 miliardi di dollari in questo settore, così da avere un nuovo primato.

Conti alla mano, la spesa per l’efficienza energetica costituisce i due terzi di tutta la spesa relativa all’energia pulita: a partire dal 2020 sono stati mobilitati 1.000 miliardi di dollari, cifra che va interpretata anche tenendo a mente il rallentamento dovuto alla pandemia. Va poi detto che il ritmo potrebbe effettivamente incrementare nei prossimi anni, anche per via dell’impegno di diversi paesi che hanno dato il via ad almeno 16 piani nazionali di alto profilo, come per esempio il REPowerEU Plan e l’US Inflation Reduction Act. Non è poi da trascurare la sempre più grande sensibilizzazione sul tema del risparmio energetico, con un numero crescente di persone che impara a gestire in modo più efficiente l’energia, anche a casa. E ancora, è da considerare il lento ma continuo miglioramento dei regolamenti edilizi, con le norme che si stanno aggiornando anche nei paesi in via di sviluppo e nelle economie emergenti. L’IEA sottolinea anche la crescita generalizzata dell’elettrificazione dei trasporti: nel 2022 un’auto su 8 tra quelle vendute è elettrica (pur sapendo che in paesi come l’Italia le vendite di automobili elettriche stanno invece rallentando). E ancora, ci sono altre tecnologie che stanno prendendo sempre più piede: nel 2022 nella sola Europa sono state vendute quasi 3 milioni di pompe di calore.