Energia oceanica
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Energia oceanica: cos’è e come funziona

L’energia oceanica è quella che deriva dal mare e viene detta anche energia pelagica. La tecnologia che la sfrutta è di tipo fluidodinamico, ovvero ricava forza dal moto ondoso, dalle maree e dalle correnti per ottenere energia elettrica.

Come funziona l’energia oceanica

Alcuni tipi di energia oceanica usano il potenziale chimico e termico del mare che è una delle fonti di energia rinnovabile che potrebbe sopperire al fabbisogno di energia elettrica con un rischio per l’ambiente molto ridotto. L’energia oceanica è stata studiata sin dal secolo scorso, quando in Francia è stato depositato il primo brevetto per ricavare energia dalle onde.

Da allora molti scienziati hanno cercato il sistema per usare l’energia dell’oceano, ma ad oggi però l’energia marina è stata usata poco perché ci sono molte difficoltà tecniche che non permettono di produrla efficacemente, nonostante abbia un’enorme potenzialità.

Diversi tipi di fonti per l’energia oceanica

Esistono diversi tipi di energia oceanica, ad esempio quella generata dalle correnti marine che può muovere delle pale e creare energia meccanica, come il vento che usano le pale eoliche. L’energia oceanica si può sfruttare anche dalle maree, soprattutto dove si possono installare centrali mareomotrici.

In queste centrali l’acqua entra all’interno di una turbina che produce energia quando la marea si alza o si abbassa. L’energia cimoelettrica può essere usata in diversi modi, usando un generatore di acqua oscillante, con il salto idrico oppure con dei sistemi basati sull’ampiezza delle onde.

Un altro tipo di energia oceanica è quella talassotermica, che sfrutta la temperatura diversa che c’è tra la superficie del mare e la sua profondità. È poco usata perché vi sono costi elevatissimi per installare gli impianti. Infine abbiamo l’energia che usa il sale marino e si basa sull’ osmosi tra membrane che separano l’acqua salata dall’acqua dolce. È un sistema ecosostenibile che produce solamente acqua salmastra come scarto, dunque non inquina.

Vantaggi e svantaggi

L’energia oceanica ha il grande vantaggio di essere rinnovabile e avere un impatto minimo sull’ambiente. Le centrali mareomotrici hanno un funzionamento simile alle centrali idroelettriche, dunque la progettazione degli impianti ha molti dati già disponibili.

Purtroppo c’è la necessità di trovare le zone adatte per sistemare questi impianti, perché il loro funzionamento ha bisogno di spazi enormi, inoltre la potenza generata è limitata e i costi di realizzazione e di gestione sono altissimi. Tra i vantaggi vi sono l’inquinamento praticamente inesistente, al contrario dei combustibili fossili come petrolio e carbone, che emettono sostanze inquinanti e anidride carbonica e prima o poi si esauriranno.

Il futuro dell’energia

Il futuro dell’energia è legato alle fonti rinnovabili tra cui l’energia oceanica. Ve ne sono altre come quella eolica che sfrutta il vento, le centrali elettriche che usano il movimento dell’acqua, l’energia geotermica che si ricava dal calore della terra, l’energia solare che è forse la più usata di tutte. Esiste anche l’energia a biomasse che sfrutta le sostanze organiche di scarto.

Oggi tra le energie rinnovabili l’energia oceanica non è particolarmente utilizzata, ma la più sfruttata è l’energia solare, con gli impianti fotovoltaici che sono montati su numerosi tetti in tutto il mondo. Questi usano l’energia del sole e producono acqua calda e riscaldamento nelle abitazioni private diventando a loro volta generatori di energia, perché quella in eccesso viene immessa in un circuito comune.Per questo motivo vi sono forti incentivi statali per chi installa un impianto fotovoltaico. Oggi tutti possono investire in un impianto ad energia solare, ma l’energia oceanica è ancora in fase di studio, sebbene abbia una potenzialità enorme. Il mondo va verso le energie rinnovabili e una delle più vantaggiose è proprio quella derivante dagli oceani, ma ci vorranno ancora degli anni per renderla fruibile a tutti.