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Bioenergie

Estrarre energia dagli agrumi: ecco un progetto tutto italiano

IL PROGETTO. Il pastazzo è lo scarto derivato dalla trasformazione degli agrumi ed è formato dalla polpa, dai semi e dalle bucce. Per smaltire oggi le 340 mila tonnellate di questo residuo che ogni anno mediamente vengono prodotte, il costo alla filiera è di oltre 10 milioni di euro, ovvero 30 euro a tonnellata. Oggi il pastazzo solo in parte è usato come ammendante in agricoltura e, in minime quantità, come mangime per animali, additivo per alimentazione umana o compost. Il Distretto agrumi di Sicilia in collaborazione con l’Università di Catania e la cooperativa Empedocle ha invece cercato un modo per trasformare il pastazzo in una risorsa che permetta di produrre energia. Il progetto si chiama “Energia dagli agrumi” e consiste della realizzazione di un impianto in grado di sfruttare la digestione anaerobica e produrre energia elettrica, biometano, bioprodotti, oltre a sostanza nutrienti per il terreno.

COME SI PRODUCE ENERGIA PULITA. Lo scarto umido derivante dalla trasformazione degli agrumi può generare energia, grazie la degradazione della sostanza organica da parte di microrganismi in condizioni di assenza di ossigeno molecolare O2; un processo alternativo al compostaggio, che invece è strettamente aerobico. Al momento esiste solo un piccolo impianto pilota che però è già capace di impiegare il pastazzo di agrumi, ma anche di altri sottoprodotti delle filiere agroalimentari mediterranee come sansa, vinacce, pale di fichi d’India, per fornire 500 metri cubi di biogas ed attivare un generatore in grado di produrre 1 megawatt di energia elettrica, sufficiente per alimentare in media il consumo di 333 abitazioni. L’obiettivo di estendere l’intero progetto a tutta la regione è stato avviato nel 2014 grazie al finanziamento della The Coca-Cola Foundation.