Il frigorifero della solidarietà alimentare (foto: www.huffingtonpost.es)
Benessere green

Spagna: nasce il frigorifero della solidarietà alimentare

UN’IDEA GENIALE E SOLIDALE. In tempi in cui la crisi economica non accenna a diminuire bisogna fare sempre più attenzione agli sprechi, specie se si tratta di cibo. Per questo in Spagna l’Associazione dei Volontari di Galdakao, una cittadina nella provincia di Biscaglia, ha deciso di istituire il Frigorifero della solidarietà (Frigorífico solidario, in lingua basca). Lì è possibile depositare il cibo quando si avvicina alla data di scadenza, invece di buttarlo via, aiutando in tal modo le persone più povere della comunità. Il progetto si rivolge non solo ai singoli cittadini, ma soprattutto a bar e ristoranti della zona. Può essere lasciato nel frigorifero qualunque genere alimentare, purché provvisto della data di scadenza e di quella di deposito. Gli unici alimenti che non possono essere inclusi nel frigo della solidarietà sono il pesce, la carne o le uova crude, ma neppure i prodotti in scatola o confezionati una volta passata la scadenza.

L’ECOLOGIA DEL NON SPRECO. L’idea di un frigorifero solidale ha avuto immediatamente un enorme successo tanto che anche la città di Murcia ha replicato il progetto divenendo la seconda città spagnola ad ospitare un frigo della solidarietà. «Sono davvero molto felice», ha dichiarato Alvaro Saiz, promotore dell’iniziativa, «finora non abbiamo buttato niente, ci sono centinaia di alimenti che le persone lasciano e prendono, nella massima civiltà e senza alcun atto di vandalismo». L’Associazione Volontari di Galdakao ha constatato che il frigo viene riempito e svuotato tutti i giorni con tantissimi tipi di prodotti che possono variare dal gelato alle lenticchie. «La maggior parte delle persone che utilizzano questo servizio sono indigenti, ma chiunque può servirsi del frigo della solidarietà, perché il primo obiettivo è quello di combattere lo spreco alimentare». Uno scopo non solo solidale dunque, ma anche ecologico.Il frigorifero della solidarietà alimentare. Foto: www.ilfattoalimentare.it