Biodiesel dalle alghe
Bioenergie

Il pieno? Da oggi si fa con le alghe

L’IMPIANTO PILOTA DI MODENA. L’impianto pilota di produzione di biodiesel è già attivo presso la sede della società Teregroup: in questo singolare laboratorio, un’equipe di biologi e di ingegneri chimici lavora a stretto contatto per implementare la tecnologia delle alghe combustibili. Come spiega Michael Magri, il country manager di Teregroup, queste microalghe combustibili «hanno una quantità di lipidi doppia rispetto alla media di quelle oggi sul mercato, grazie al processo di fotosintesi combinata con la fermentazione».

DALLE ALGHE AL BIODIESEL. Ma come si possono trasformare delle alghe in olio combustibile? La società modenese parte da un piccolo impianto chiuso di 100 metri quadrati, dove le alghe vengono coltivate in appositi contenitori d’acqua; una volta cresciute, vengono centrifugate – un po’ come l’insalata – per poi essere lasciate fermentare insieme a prodotti di scarto zuccherini che ne potenziano la trasformazione in olio. Il prodotto risultante da questo processo è già stato sperimentato su un normale motore di serie ed il test ha dimostrato come la potenza e la coppia risultino uguali a quelle offerte dal diesel attualmente in commercio, a fronte di un particolato nettamente minore. Attraverso l’impiego delle microalghe si potrebbe così ottenere una significativa riduzione delle emissioni inquinanti: secondo il ricercatore Carlo Alberto Rinaldini «una miscela di biodiesel da alghe al 20% con gasolio commerciale è in grado di ridurre le emissioni del particolato dal 30 al 50%». Saranno dunque le alghe a rivoluzionare il settore dei carburanti e dei trasporti?