immersione nelle foreste
Benessere green

Immersione nelle foreste, un bagno di salute

Probabilmente, su green.it uno dei termini più utilizzati e più ricercati è la parola foresta o foreste; se ne parla spesso e non potrebbe essere diversamente soprattutto su questo canale di informazione. Però mai prima d’ora avevamo sentito parlare di Forest bathing, letteralmente bagni nelle foreste che potremmo tradurre, per rendere meglio il senso, con immersione nelle foreste. Scopriamo di cosa si tratta.

Immersione nelle foreste, made in Japan

Si tratta  della Shinrin – Yoku,  una teoria giapponese che vedrebbe nell’immersione nelle foreste, ovvero nell’avvolgersi e circondarsi di alberi, un miglioramento delle attività vitali umane; per esempio un abbassamento della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna, una minor produzione dell’ormone dello stress, il rafforzamento del sistema immunitario e altre diffuse e generiche sensazioni di benessere.
Passeggiare nei boschi, lo si è sempre sostenuto, è salutare ma non si era mai arrivati a pensare che potesse esserci anche della scienza dietro.

Bagnarsi di verde e circondarsi di alberi avrebbe degli effetti benefici sull'uomo. In Giappone dilaga la moda del forest bathing l'immersione nelle foreste

Tutto vero?

Tra il 2004 e il 2012, in Giappone sono stati spesi circa quattro milioni di dollari per studiare gli effetti fisiologici e psicologici dell’immersione nelle foreste sull’essere umano. Qing Li, un professore docente alla Nippon Medical School di Tokyo, ha misurato l’attività delle cellule NK (natural killer) nel sistema immunitario umano prima e dopo l’immersione nelle foreste, e il risultato è stato un aumento di queste cellule nel momento in cui veniva iniettato un qualche tipo di virus. La terapia farebbe quindi bene al sistema immunitario?

Bagnarsi di verde e circondarsi di alberi avrebbe degli effetti benefici sull'uomo. In Giappone dilaga la moda del forest bathing l'immersione nelle foreste

Alberi e difese immunitarie

In uno studio del 2009 i soggetti studiati da Qing Li hanno mostrato degli aumenti significativi delle attività delle cellule NK nella settimana dopo una visita nella foresta, con effetti positivi durati fino oltre un mese dalla visita. Tutto questo potrebbe essere dovuto ad alcuni oli essenziali, generalmente chiamati fitoncidi, trovati in legno, piante, e un po’ di frutta e verdura, che gli alberi emettono per proteggersi dai germi e insetti. Quindi l’aria della foresta non solo ci aiuterebbe a rilassarci e a staccare la spina dalla quotidianità, ma inalarla ci consente di migliorare il funzionamento del nostro sistema immunitario.

Dalle aspirine ai parchi cittadini

A pensarci bene, nulla di così assurdo. L’aspirina non nasce forse dalla scoperta delle proprietà curative del Salice? Gli abitanti delle città possono beneficiare degli effetti curativi degli alberi anche con una sola visita in un parco. Anche una breve esposizione al verde, all’interno di un contesto urbano, è in grado di abbassare l’ormone dello stress e per esempio nei bambini aiutare il processo di guarizione del deficit dell’attenzione.

Bagnarsi di verde e circondarsi di alberi avrebbe degli effetti benefici sull'uomo. In Giappone dilaga la moda del forest bathing l'immersione nelle foreste

Corsi di immersione (nei boschi)

Julia Plevin, è una designer e assidua frequentatrice dell’immersione nelle foreste. vive a San Francisco e insieme ad altri 200 membri fa parte del Forest bathing Club Meetup che ogni mese cerca di sfuggire alla tecnologia e alla quotidianità “tuffandosi” tra gli alberi e dice:

“Passiamo gran parte della nostra vita a interagire con degli schermi 2D mentre qui fuori c’è tutto un mondo 3D da vivere. L’immersione nelle foreste è una pausa dal pc, dallo smartphone e da tutto quel rumore silenzioso che generano social media ed e-mail “.

Immersioni italiane

Un paio di anni fa su un articolo del settimanale Panorama ha fatto conoscere per la prima volta questa tendenza anche nel nostro Paese ed emerse che già dal 2012

l’ecodesigner Marco Nieri l’agronomo Marco Mencagli hanno avviato il monitoraggio di piante e alberi attraverso il metodo del Bioenergetic Landscape, secondo il quale ci sarebbe una relazione elettromagnetica che si può verificare per risonanza tra la biosfera locale, l’uomo e le piante e che attribuisce a ogni specie vegetale caratteristiche energetiche in grado di influire in maniera diversa sul nostro organismo.

Tra scienza e rimedi popolari non sapiamo come si concluderà questa vicenda, ma a prescindere da qualsiasi prova empirico-scientifica una camminata nel bosco resterà sempre una soluzione a molti mali. Possiamo garantirlo.