Del grano kamut (foto: www.dietagratis.com)
Benessere green

Kamut: solo un mito da sfatare?

IL MITO. In questi ultimi anni il Kamut, nonostante il prezzo elevato, ha avuto un successo enorme perché è stato percepito dai consumatori come più naturale e con proprietà nutrizionali maggiori rispetto a quelle del grano tradizionale. Tuttavia pochi sanno che Kamut non è il nome di un tipo di cereale, che in realtà si chiama Khorasan, ma è semplicemente un marchio commerciale registrato. Sul perché questo tipo di prodotto abbia avuto così tanto successo è presto detto: un’efficace campagna di marketing che ha creato un mito perfino sull’origine del prodotto. Leggenda vuole che i suoi semi siano stati ritrovati intorno alla metà del secolo scorso in una tomba egizia, inviati nel Montana dove, dopo migliaia di anni, sono stati “risvegliati” e moltiplicati. Pochi sanno invece che il Khorasan cresce spontaneamente anche in Italia.

LE PROPRIETÀ. Il Khorasan/Kamut è una specie di pianta appartenente allo stesso gruppo genetico del frumento duro, ed è originario della fascia compresa tra l’Anatolia e l’Altopiano iranico, infatti Khorasan è il nome di una regione dell’Iran. Nei secoli si è diffuso sulle sponde del Mediterraneo orientale, dove è sopravvissuto all’espansione del frumento duro e tenero, che è sempre stato più economico e facile da coltivare. Gli elementi che caratterizzano maggiormente il Khorasan sono un elevato contenuto proteico, superiore alla media dei frumenti duri e teneri, e buoni valori di beta-carotene e selenio, mentre per le altre componenti nutrizionali non ci sono differenze sostanziali. Inoltre è importantissimo sottolineare che il Kamut non è assolutamente un alimento adatto a chi soffre di celiachia, poiché non solo contiene glutine, ma addirittura in percentuali superiori a quelle dei frumenti teneri ed a numerose varietà di frumento duro.