case in legno trentine
Architettura sostenibile

Le case in legno trentine sinonimo di sostenibilità e abitabilità

Nel nostro paese l’idea di vivere in una casa di legno ha avuto non poche difficoltà ad essere accettata. Infiammabilità e scarsa resistenza in caso di terremoti sono da sempre i fattori che ne hanno reso difficile la diffusione su larga scala. Fortunatamente con il passare degli anni e con la crescente attenzione verso la bioedilizia, le strutture abitative in legno sono diventate realtà, superando l’idea che questo materiale fosse essere ad esclusivo appannaggio delle strutture montane. Il legno dimostra oggi di poter competere con materiali più classici e blasonati come acciaio e cemento. Anzi, rispetto a questi ultimi due materiali le abitazioni in legno sono in grado di offrire prestazioni di sostenibilità che ne il cemento e nemmeno l’acciaio possono raggiungere: isolamento termico, efficienza energetica e proprietà antisismiche.

L’eccellenza delle case in legno trentine   

In Italia la regione pioniera nel settore delle case in legno è il Trentino Alto Adige. Facilitati dalla disponibilità di legname, le case in legno trentine sono diventate sinonimo di sostenibilità, resistenza e comfort abitativo. Questi tre elementi sono i pilastri su cui si basa l’attività di Rasom, storica azienda trentina, nata come falegnameria e diventata oggi una delle aziende leader nelle soluzioni “chiavi in mano” delle case in legno. L’attenzione e il rispetto per l’ambiente sono al centro dei loro progetti quotidiani e vengono condivisi all’interno degli edifici che realizzano. Ogni singolo edificio, che sia una case in montagna, al mare o in città, è progettato per ridurre e ottimizzare al massimo i consumi energetici e offrire il più alto livello di comfort indoor possibile.

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Case in legno: miti da sfatare e vantaggi

Ciò che ha frenato, e frena ancora, la diffusione delle case in legno sono alcuni “pregiudizi” legati al materiale principale di questo tipi di strutture: il legno. Si pensa che sia poco resistente e che possa incendiarsi facilmente. Nulla di più sbagliato. Il legno ha alcune proprietà fisiche che lo rendono la scelta migliore per chi intende realizzare un nuovo edificio. Partiamo dalle sue proprietà isolanti termiche che derivano dalla combinazione di due fattori: la bassa conducibilità termica ed il suo elevato calore specifico. All’interno del legno, il calore ha una velocità di propagazione molto bassa per cui le case in legno hanno un clima interno ideale, sono molto calde d’inverno e molto fresche d’estate. Un mito da sfatare è legato alla resistenza del legno, poiché si tratta di un materiale estremamente leggero si pensa che gli edifici siano poco stabili. Si tratta di una informazione del tutto errata visto che la case in legno hanno una rigidezza molto bassa e sono in grado di assorbire perfettamente l’energia sprigionata da un terremoto. Per confermare questa caratteristica il CNR- IVALSA (Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree) con il sostegno della Provincia autonoma di Trento, ha avviato il progetto SOFIE (Sistema Costruttivo Fiemme). Si tratta di un progetto di ricerca sull’edilizia sostenibile che ha lo scopo di definire prestazioni e potenzialità di un sistema per la costruzione di edifici a più piani, realizzato con struttura portante di legno trentino di qualità certificata. Le case in legno trentine sono caratterizzate da elevate prestazioni meccaniche e basso consumo energetico, ottimi livelli di sicurezza al fuoco e al sisma, comfort acustico e durabilità nel tempo. Punta di diamante del progetto è stato il test sismico sull’edificio di legno di 7 piani realizzato nei laboratori di Miki (Giappone) sulla tavola vibrante più grande al mondo.

Case in legno trentine: consumi ridotti al minimo

Come anticipato in precedenza, la Direttiva Europea 31/2010 impone agli stati membri che tutti gli edifici privati costruiti dal 31 dicembre 2020 siano a consumo quasi zero, Near Zero Energy Building. Tali edifici mirano ad abbattere i consumi di energia attraverso un’accurata progettazione dell’edificio minimizzando le dispersioni di calore o i guadagni di calore indesiderato. Le case in legno trentine, progettate secondo gli schemi dell’architettura bioclimatica, massimizzano gli elementi naturali e utilizzano solo materiali isolanti che, assieme ad impianti ad alto rendimento e all’utilizzo delle fonti rinnovabili, riescono ad abbattere drasticamente i consumi energetici.

Case in legno: costi, tempi e svantaggi

Ai vantaggi visti sino ad ora vanno anche aggiunti i costi ridotti e i ristretti tempi di realizzazione. In base al tipo di legno utilizzato e al tipo di tipologia costruttiva impiegata, i prezzi variano da circa 150€ al mq fino ad arrivare a 1.000€ con tempi di realizzazione che vanno dai due ai sei mesi. Pensando alle case in legno in termini di svantaggi sicuramente occorre citare i limiti costruttivi e le ridotte modifiche progettuali (eliminare una parete in un secondo momento richiede una spesa importante). Anche le spese di manutenzione sono da annoverare tra gli aspetti poco vantaggiosi. È consigliabile una manutenzione annuale per garantire una protezione costante dai fenomeni atmosferici e dalle infiltrazioni di acqua.