liquirizia
Benessere green

Tutti i segreti della liquirizia

Cenni storici

Glycyrrhiza glabra normalmente chiamata liquirizia, è una pianta perenne della famiglia delle Leguminosae, il cui nome deriva da due parole greche: “glykys” che significa dolce e “rhiza” che sta per radice. Di essa si parla già nel primo erbario della medicina tradizionale cinese, circa 5.000 anni fa, per curare la tosse, le intossicazioni alimentari e i disturbi al fegato. Gli Sciti (da non confondere con gli Sciiti), una popolazione nomade d’origine iranica, camminavano per ore nel deserto senza patire la sete grazie all’azione rinfrescante della radice di liquirizia. Bisogna aspettare invece il XV secolo perché questa pianta giunga in Europa grazie ai frati domenicani ma già gli antichi egizi la conoscevano poiché fu trovata nel corredo funebre di Tutankamon. Napoleone usava la liquirizia per calmare i dolori di stomaco prima delle battaglie, e negli ospedali francesi veniva unita a orzo e gramigna per preparare tisane salutari.

Come usare la liquirizia

Le principali proprietà di questa pianta sono digestive, diuretiche, antinfiammatorie. La liquirizia protegge la mucosa gastrica, oltre a essere solitamente impiegata per combattere tosse, mal di gola, catarro, cervicale, acidità gastrica e ha anche una blanda funzione lassativa. Anche chi soffre di pressione bassa può trarre giovamento dalla liquirizia poiché aumenta la pressione sanguigna. Preparare una tisana a base di liquerizia che aiuti a combattere tosse e catarro è piuttosto semplice, basta mescolare 2 g di liquirizia per 100 ml di acqua bollente, mentre per fare la tintura lasciamo macerare per due settimane 20 g di radici in 100 ml di alcool a 20°. Il preparato, di cui va assunto un cucchiaino dopo i pasti, aiuta a combattere le infiammazioni di gengiviti o mal di gola e persino l’alitosi. La liquirizia si presta anche per un uso esterno per lenire infiammazioni cutanee come eczema, psoriasi, herpes e dermatiti, poiché è un ottimo antibatterico. Non bisogna però abusare di questa pianta poiché potrebbero insorgere mal di testa, gonfiori e ritenzione idrica, ed è totalmente sconsigliata a chi soffre di insufficienza renale, sovrappeso, ipertensione arteriosa.