Una pannocchia con un cartellino che riporta il nome di una specie di mais geneticamente modificato (foto: www.blitzquotidiano.it)
Benessere green

L’Italia anticipa l’Europa contro gli Ogm

L’ITALIA SCEGLIE DA SOLA. Quella contro i prodotti Ogm è una battaglia iniziata molti anni fa, in cui l’Italia è sempre stata in prima fila. E ancora una volta il governo italiano ha anticipato l’Unione Europea con un decreto contro il mais geneticamente modificato, chiamato Monsanto Mon810. Questa iniziativa, ad opera dei ministri della Salute, dell’Agricoltura e dell’Ambiente del nostro governo, arriva dieci giorni prima della decisione attraverso la quale il Parlamento Europeo lascerà libera scelta a tutti i paesi dell’Unione se decretare o meno il divieto di coltivare prodotti Ogm sul proprio territorio.

DIFESA DEL MADE IN ITALY ALIMENTARE. Il decreto italiano firmato da Gian Luca Galletti, Maurizio Martina e Beatrice Lorenzin non è però giunto inaspettato; in realtà esso costituisce una proroga di quanto già decretato durante l’estate del 2013. Questo però non ne diminuisce l’importanza, in quanto senza questo ulteriore decreto, il vuoto normativo avrebbe dato spazio all’ipotetico avvio di colture di organismi geneticamente modificati. L’iniziativa dei tre ministri è stata accolta con fervore dal presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo, il quale ha sottolineato come questa sia «un ottimo biglietto da visita per il made in Italy alimentare in vista dell’Expo», ricordando come gli Ogm «non pongono solo seri problemi di sicurezza ambientale, ma perseguono un modello di sviluppo che è il grande alleato dell’omologazione».

LA SPAGNA DEGLI OGM. La nuove normative europee, oltre a sancire una volta per tutte il diritto degli Stati membri di proibire la coltivazione di Ogm, permetteranno di adottare ulteriori misure per evitare la presenza accidentale di elementi geneticamente modificati nelle colture tradizionali. Per fare questo, ogni singolo stato potrà intervenire sull’etichettatura di alimenti e mangimi, abbassando eventualmente l’attuale soglia consentita per la presenza di Ogm in prodotti definiti liberi da Ogm (soglia che oggi si attesta sullo 0,9%). Insomma, anche l’Unione Europea si muove contro i prodotti transgenici. Secondo uno studio della Coldiretti, solo cinque paesi dell’UE su ventotto continuano a coltivare Ogm (Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Romania). Nel complesso la superficie dedicata alla coltivazione di mais Mon810 nell’Unione Europea sarebbe di soli 148 mila ettari, gran parte dei quali (136mila) in Spagna.