Mantova città verde d'Italia 2017, foto di ©Massimo Telò (foto: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Mantova_-_Profilo_di_Mantova.jpg)
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Mantova città verde d’Italia, la classifica di Ecosistema Urbano 2017

Il rapporto Ecosistema Urbano 2017

Il 30 ottobre è uscito Ecosistema Urbano 2017, il 24° rapporto annuale sulla sostenibilità ambientale delle città italiane. Realizzato da Legambiente con l’Istituto di ricerche Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore, la ricerca analizza qualità di aria e acqua, mobilità, efficienza energetica, gestione dei rifiuti e spazio urbano di 104 capoluoghi italiani. Qual’è la città più verde d’Italia?

La classifica delle città green: le migliori…

È Mantova la città più sostenibile d’Italia. Supera Trento e Bolzano (al 2° e 3° posto) oltre a Parma e Pordenone (4° e 5°). La città dei Gonzaga vince per raccolta differenziata, piste ciclabili e quantità di alberi in città. Ma le prime sei hanno dei punti in comune: tutte hanno superato l’obiettivo di legge del 2012 della raccolta differenziata (65%) e Pordenone è al primo posto per il contenimento della dispersione idrica. Mantova e Pordenone sono le città più alberate d’Italia. A Bolzano si respira aria buona. E Mantova e Bolzano hanno l’infrastruttura più estesa per la ciclabilità.

Ma le città sostenibili non sono solo al Nord: Macerata e Oristano (7° e 10° posto) hanno ottime posizioni. La città sarda è un esempio perfetto: ricicla più spazzatura (oltre il 70%) di molti comuni settentrionali ed ha ampliato il fotovoltaico pubblico.

… e le peggiori

La Sicilia occupa tre delle ultime sei posizioni con Enna (ultima classificata), Palermo e Catania (al 101° e 100° posto). Ultime classificate anche Brindisi, Viterbo e Frosinone. Queste sono accomunate da risultati mediocri e tante lacune nelle informazioni. In coda anche grandi centri urbani come Napoli e Roma. Vittime dell’emergenza smog e rifiuti, Napoli e Palermo non hanno ancora raggiunto l’obiettivo di raccolta differenziata del 2006 (il 35%). Roma esporta rifiuti ed ha un trasporto pubblico al collasso, sia per perdita di passeggeri che a livello economico.

Città sostenibili in crescita

Alcune città però migliorano grazie a scelte intelligenti delle amministrazioni. Pesaro ha fatto molti passi avanti sulla mobilità condivisa (o sharing mobility) conquistando il 24° posto dal 40° del 2016. Alcuni comuni lavorano molto sulla benessere cittadino. Tra queste anche città importanti: Milano, ad esempio, ha investito in sharing mobility e raccolta differenziata (oggi al 49,70%) e ricicla quattro volte più di Madrid o Parigi. E si è guadagnata il 31° posto, nonostante problemi di smog e trasporto pubblico.

Milano (foto: https://pixabay.com)

I criteri e le migliori città italiane secondo Ecosistema Urbano 2017

Ecosistema Urbano 2017 ha valutato sei aspetti della vita urbana: qualità dell’aria, mobilità, rifiuti, acqua, ambiente urbano ed energia. Vediamo alcuni dati:

1. Qualità dell’aria

Il rapporto ha valutato le città secondo i valori-guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, più restrittivi rispetto alle norme europee. La stessa OMS stima che 9 cittadini su 10 sono esposti a livelli eccessivi di polveri sottili e Ozono. In Italia la qualità dell’aria è ottima a Catanzaro e Sassari. Ma ci sono 25 città che superano i limiti UE, già bassi, sia per le polveri sottili (Pm10 e Pm 2,5) che per Diossido di azoto (No2) e Ozono (O3 ).

2. Mobilità

Le città sono a misura d’auto. Ma è pericoloso: in Italia ci sono stati 175.791 incidenti nel 2015. Di questi, 3.283 hanno causato morti. La sfida del futuro è ridare lo spazio urbano alle persone con mobilità condivisa e trasporto pubblico. Parigi, ad esempio, vuole il limite di velocità a 30 km/h entro il 2020. E l’Italia? Bolzano e Pesaro modellano le città a misura di ciclisti e pedoni. 6,2 miliardi di Euro è il PIB (Prodotto Interno Bici), tenendo conto del mercato e dei benefici ambientali e salutari del pedalare.

3. Rifiuti

L’Italia è cresciuta molto in vent’anni: oltre ai 1.500 comuni ricicloni (con raccolta differenziata oltre il 65%) ci sono impianti industriali innovativi. Ma non bisogna accontentarsi. Se Pordenone, Treviso e Trento separano più dell’80% dei rifiuti, ci sono 55 città che arrivano solo al 35% e 28 comuni sono sotto questa soglia.

4. Acqua

In Italia le reti idriche sono vecchie e con scarsa manutenzione. Non stupisce che il valore medio delle perdite sia del 35%. Ma la dispersione idrica è fisiologica se sotto il 10-15% e solo sei comuni italiani rispettano questo parametro. Sei città italiane perdono oltre il 60% dell’acqua potabile (Frosinone, Vibo Valentia, Campobasso, Latina, Nuoro e Oristano) e altri 11 comuni hanno fuoriuscite oltre il 50%.

5. Energia

Tutti i comuni italiani hanno almeno un impianto da fonti rinnovabili. Le energie green potranno presto coprire la domanda elettrica e termica, integrandosi con altri impianti. È Brindisi la città europea con più pannelli solari fotovoltaici con una media di 1,9 kW/ab. per 88.302 abitanti. Seguita da Copenhagen con 1,6 kW/ab. che però ha 538.525 abitanti. Bologna, invece, è quella che ha più pannelli fotovoltaici su edifici pubblici. Interessante è il confronto con l’Europa attraverso una mappa online.

È da notare come tutte le città possano migliorare in alcune voci, anche le prime classificate. Infatti nessuna città italiana raggiunge il punteggio massimo teorico di 100. Ma noi vogliamo ricordare chi fa bene.

Ciclista in città (foto: funkyrunner.lefunkymamas.com)

Buone pratiche e buone idee

Insieme al rapporto, Legambiente pubblica anche buone pratiche e buone idee. Le prime sono opere già realizzate che hanno trasformato i centri urbani, le seconde sono eco-progetti pronti a partire. Scopriamo i casi migliori:

1. La sharing mobility di Milano

Milano ha avviato la sharing mobility comunale: il Comune ha dismesso il parco auto (incluse quelle blu) sostituendole con le tessere di car sharing per 300 persone.

2. Il GRAB a Roma

Un ottimo eco-progetto invece è il GRAB a Roma: il Grande Raccordo Anulare delle Bici è un anello ciclo-pedonale di 45 km che unisce centro e periferia della Città Eterna. Un progetto partecipato pensato e promosso da una rete di associazioni (tra cui Legambiente), istituzioni e partners. Disegnato per riconquistare spazi dismessi, è finanziato dal MIT. Ideato per i romani e 600 mila stranieri che ogni anno vogliono vivere Roma con la bici.

3. La migliore della raccolta differenziata? Pordenone

A Pordenone c’è il Riciclabolario, vocabolario sui rifiuti e il loro smaltimento sul sito del Comune. Ci sono anche consigli e suggerimenti per ridurre scarti e spazzatura. I risultati? Con oltre l’86% della raccolta differenziata, Pordenone è il comune migliore in Italia.

Secchi per la raccolta differenziata (foto: www.marsicalive.it)

La sfida del futuro: combattere i cambiamenti climatici

Ecosistema Urbano 2017 insegna che cambiare è possibile. La sfida della sostenibilità si vince puntando su tecnologia, coesione sociale e rigenerazione urbana. Lo stanno già facendo in altri paesi: negli Stati Uniti nascerà una smart city sostenibile. Per avere città a misura di persone, come afferma l’architetto Jan Gehl. E come dice Rossella Muroni, presidente di Legambiente:

L’Italia dal buon ecosistema urbano è l’Italia che agisce di fronte ai problemi, che punta sull’innovazione e sul cambiamento come migliori alleati per garantire la qualità della vita dei suoi cittadini di oggi e, soprattutto, di domani.