Una ragazza dorme accanto a una sveglia (foto: www.fitness4lifebrasil.com)
Benessere green

Melatonina: facciamo un po’ di chiarezza

REGOLATRICE DEL CICLO SONNO-VEGLIA. Se ne sente parlare molto spesso, e forse proprio per questo intorno alla melatonina regna una gran confusione. La melatonina [amazon text=(clicca qui per acquistarla)&asin=B00KWGJTE0], spesso ritenuta erroneamente un ormone, è una sostanza prodotta dalla ghiandola pineale, una ghiandola che si trova alla base del nostro cervello. La sua funzione è quella di agire sull’ipotalamo regolando il ciclo del sonno e della veglia: insomma, noi dormiamo o stiamo svegli almeno in parte come risultato della melatonina. Essa, però, non viene prodotta solo dalle ghiandole pineali umane, ma anche dagli animali, dalle piante e dai semplici microorganismi.

FIGLIA DELLA NOTTE. Fino a qui la faccenda è piuttosto chiara. La nostra ghiandola pineale sintetizza la melatonina quando la nostra retina percepisce il buio: nel pieno della notte, dunque, abbiamo un picco di questa sostanza, che praticamente smette di essere prodotta al nostro risveglio. La produzione di melatonina è bassa nei neonati, altissima nei giovani e progressivamente calante dopo l’età adulta.

AMICA DEL JET-LAG. A quanto pare, perciò, in quanto a melatonina dovremmo avere dei meccanismi totalmente autosufficienti, con sonni facili, tranquilli e duraturi. Purtroppo, come sappiamo, le cose non stanno sempre così. Dal jet-lag ai turni di lavoro notturni fino ai casi di vera a propria insonnia, i livelli di melatonina non sempre risultano sufficienti. Da qui nascono molti disturbi del sonno, i quali, in certi casi, possono essere curati attraverso degli integratori di melatonina. Gli integratori di melatonina si dimostrano molto efficaci per aiutare chi, di solito, fatica a prendere sonno alla sera, mentre risultano quasi inutili per chi di punto in bianco si alza nel cuore della notte e non riesce più ad addormentarsi. Si può quindi comprendere come la melatonina funzioni come un regolatore dell’orologio interno, più che come sonnifero.

INTEGRATORI DI MELATONINA. Gli integratori di melatonina si possono trovare sotto forma di infusi, tisane, compresse e sciroppi, talvolta accompagnati da altre preziose sostanze come vitamine e minerali atti a conciliare un buon riposo. A complicare la faccenda è però subentrata tre anni fa una circolare del Ministero della Salute, la quale ha limitato la dose quotidiana degli integratori di melatonina da 5 mg a 1mg, riservando i dosaggi maggiori alle sole terapie farmacologiche. Da qui è nata una serie di discussioni tra il Codacons ed il Ministero, incentrate sull’inevitabile aumento dei prezzi dagli integratori ai farmaci a base di melatonina e sugli ipotetici effetti collaterali che avrebbero motivato questo ridimensionamento.

MELATONINA CONTRO I TUMORI. Negli ultimi anni vari studi hanno cercato di impiegare la melatonina in altri settori, oltre a quello della cura del sonno. A partire dal 2012 si è iniziato ad evidenziare clinicamente la capacità della melatonina di eliminare le cellule cancerogene in tutta una serie di tipi di tumori, come quello alla mammella, alla prostata e all’intestino. Se i risultati di questi test sono stati chiari e incontrovertibili, purtroppo non si è ancora arrivati ad una reale spiegazione di questa azione benefica contro i tumori della melatonina.

GLI EFFETTI COLLATERALI DELLA MELATONINA. Sopra si è parlato di effetti collaterali dovuti all’assunzione della melatonina. In generale, il giorno successivo alla sua assunzione si può sentire una leggera sonnolenza, il che potrebbe rappresentare un problema nel caso in cui la persona in questione sia adibita ad un lavoro che richiede la massima attenzione. C’è poi chi ha manifestato tachicardia o depressione, il che rende la melatonina del tutto inadatta nella modulazione dell’umore. Altri effetti collaterali segnalati, seppur molto rari, sono l’ipertensione, l’ansia e gli svenimenti.