Farro (foto: rustichella.it)
Benessere green

Perché il farro fa bene?

Tutti i tipi di Farro

Fin dall’antichità il farro è stato uno dei cereali più usati in molte cucine mediterranee. Secondo diversi storici già nel Neolitico costituiva uno degli alimenti principali nell’alimentazione dell’uomo.

Oggi, dopo un periodo nel quale è stato poco coltivato a causa della sua bassa resa e del forte dispendio economico di cui necessita la sua lavorazione, pare essere di nuovo un alimento molto apprezzato.

La varietà più antica, ma anche quella meno coltivata, viene indicata come piccolo o monococco. Questo tipo di pianta dall’elevato tasso proteico, ha bisogno di un clima molto mite con frequenti piogge per poter crescere.

Il farro medio, o dicocco, è invece il più coltivato in Italia poiché cresce molto bene a temperature medio-basse. È particolarmente ricco di vitamine del gruppo B e di magnesio.

Infine, il farro grande o spelta è ricco di fibre, e si può trovare nelle zone vicino al Mar Caspio. È difficile da coltivare nei climi temperati poiché necessita di temperature rigide.

Le proprietà nutrizionali

Il farro ha moltissime proprietà nutrizionali ed è un alimento consigliato a chi soffre di diabete o stitichezza poiché contiene sali minerali e vitamine.

In particolar modo contiene elevate quantità di potassio, fondamentale per il corretto svolgimento dei processi osmotici delle cellule, per il bilancio idrico e per la regolazione della pressione sanguigna.

Questo cereale è anche ricco di fosforo e magnesio, entrambi elementi importanti per la salute di cervello, ossa e denti, di vitamina A e B, di fibre che favoriscono il transito intestinale e di proteine vegetali che sono una valida alternative a quelle animali.

Il farro, inoltre, è più digeribile del grano duro e tenero, e ha effetti lassativi. La presenza di niacina aiuta ad abbassare il colesterolo cattivo, diminuendo i rischi di malattie cardiovascolari e riduce i rischi di diabete di tipo 2.

L’unica controindicazione del farro, è che contiene un’alta quantità di glutine e dunque è sconsigliato a chi soffre di celiachia. È possibile acquistare anche farro biologico, più attento alla qualità e alla filiera produttiva.