Il più potente impianto per la produzione di energia delle onde
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Il più potente impianto per la produzione di energia delle onde, in Scozia

Qual è la fonte di energia rinnovabile più promettente di tutte? Saremmo portati a rispondere quasi automaticamente: il fotovoltaico. In realtà, dipende dai punti di vista, dalle zone prese in considerazione, dalle tecnologie messe in moto e via dicendo. Il World Economic Forum, per esempio, ha affermato che se l’energia delle onde fosse sfruttata in modo distribuito su base globale, basterebbe questa per soddisfare l’intero fabbisogno elettrico mondiale. La US Energy Information Administration ha stimato che, se sfruttate correttamente, le onde che bagnano le coste degli USA potrebbero arrivare a fornire il 64% dell’energia elettrica necessaria al paese.

Questo perché le onde marine, intese come fonte di energia rinnovabile, sono altamente affidabili. A far svettare il moto ondoso sopra alle altre fonti di energia sostenibili, come il solare, l’eolico, il geotermico e la biomassa, è la più alta densità di energia. Per questo motivo sono estremamente interessanti tutti i nuovi progetti a riguardo, tesi a creare un nuovo potente elemento all’interno del mix energetico globale. E non si parla di un solo impianto per la produzione di energia delle onde: ci sono progetti in corso in paesi come gli Stati Uniti, l’Australia, la Cina, il Regno Unito, la Corea, il Portogallo, la Spagna, la Danimarca e sì, anche l’Italia. Tra i progetti in corso più importanti c’è sicuramente quello che sta interessando le acque a largo della Scozia, dove l’irlandese OceanEnergy sta mettendo a punto il più potente impianto per la produzione di energia delle onde.

Il progetto WEDUSEA

Il più potente impianto per la produzione di energia delle onde è l’oggetto al centro del progetto WEDUSEA (che sta per “ Wave Energy Demonstration at Utility Scale to Enable Arrays”). Si tratta di un progetto che fa parte del programma europeo Horizon Europe, nato per mettere in campo delle soluzioni concrete e veloci per affrontare i cambiamenti climatici in corso, nonché per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU. La messa a punto di questo potente impianto per la produzione di elettricità dal moto ondoso ha un costo di 19,6 milioni di euro: la metà di questi fondi arrivano da Horizon Europe Programme, 5,3 milioni di euro arrivano da Innovative UK, mentre la parte restante è stata messa a disposizione da delle imprese private. Il progetto durerà complessivamente 4 anni, e conta sulla collaborazione di università e aziende private di diversi paesi europei.

Il più potente impianto per la produzione di energia delle onde

Come detto, la coordinazione è in mano all’irlandese OceanEnergy, che ha già testato la propria tecnologia per sfruttare il moto ondoso a largo delle Hawaii, e che può contare sul supporto di Enterprise Ireland, agenzia governativa per lo sviluppo. Il dispositivo irlandese che prenderà posizione a largo della Scozia si chiama OE35, e si tratta di un impianto galleggiante. Per produrre energia, una porzione della parte inferiore viene aperta, per intrappolare l’aria generata dal moto delle onde, così da innescare il movimento di una turbina. Questa è l’unica parte mobile dell’impianto: il resto è fisso e all’asciutto, per permettere così una manutenzione agevole, senza la necessità di immersioni. Va inoltre detto che al suo interno l’impianto OE35 può ospitare un numero importante di batterie per lo stoccaggio dell’energia prodotta, cosa che differenzia ulteriormente il dispositivo da altri progetti proposti negli ultimi anni. «L’energia delle onde è la risorsa rinnovabile più preziosa e persistente del mondo, ma di questo non ci si è ancora resi pienamente conto» ha spiegato il professor Tony Lewis, Chief Technical Officer di OceanEnergy, aggiungendo che «questo progetto europeo dimostrerà che la tecnologia è matura e pronta per essere industrializzata su larga scala. In un futuro non troppo lontano sarà proprio l’energia naturale dei mari ad alimentare le reti elettriche».