rabarbaro
Benessere green

Ecco tutte le proprietà del rabarbaro

Dall’estremo oriente

Il rabarbaro è una pianta erbacea diffusa in natura in Europa e in Asia: in tutto se ne contano una sessantina di specie, molte delle quali originarie della Cina e del Tibet. Ed è proprio qui, nell’estremo oriente, che il rabarbaro, pianta del genere Rheum, è stato utilizzato fin dall’antichità. I suoi utilizzi sono molti: si va dallo scopo puramente ornamentale a quello alimentare, fino allo sfruttamento delle sue proprietà medicinali, conosciute già dalle antiche popolazioni mongole. Questa pianta si presenta con un robusto fusto che può raggiungere anche più di due metri di altezza, con foglie di grandi dimensioni leggermente ondulate. Se in cucina del rabarbaro si utilizzano per lo più le coste e i piccioli carnosi, in fitoterapia l’ingrediente fondamentale è il rizoma, ovvero una parte del fusto, il quale ha notevoli proprietà digestive.

Nutrienti del rabarbaro

La pianta del rabarbaro è composta per circa il 93% da acqua. Per la parte restante questo vegetale si compone di fibre, carboidrati, zuccheri, proteine e vitamine, soprattutto vitamina A e vitamine B. Il rabarbaro apporta poi una buona varietà di sali minerali, tra i quali il selenio, il calcio, il fosforo, il ferro, il potassio, il magnesio e il manganese. A chiudere i nutrienti del rabarbaro ci sono poi alcuni acidi, come quello cinnamico e quello tannico.

Proprietà medicinali del rabarbaro

Come anticipato, il rabarbaro viene utilizzato in campo erboristico per curare il nostro intestino. A partire dal rizoma del rabarbaro si preparano infatti estratti in polvere, tinture, decotti e infusi, tutti quanti utilizzati per regolare il nostro tratto digerente. La principale proprietà del rabarbaro è infatti quella lassativa, molto utile in caso di stipsi, dismenorrea e amenorrea. Una piccola dose di rabarbaro è infatti in grado di stimolare la secrezione dei succhi gastrici, aiutando così le normali funzioni del nostro intestino. Un ulteriore utilizzo del rabarbaro in campo fitoterapeutico può essere poi legato al trattamento delle malattie croniche del fegato, in virtù delle sue proprietà colagoghe.

Il rabarbaro in cucina

Ma come abbiamo detto all’inizio, il rabarbaro non è coltivato solamente a scopo medicinali. Anche la cucina occidentale, negli ultimi secoli, ha imparato ad utilizzare questo ingrediente per la preparazione di marmellate, torte o insalate. L’utilizzo che va per la maggiore, soprattutto a livello industriale, è probabilmente quello che vede il rabarbaro come ingrediente chiave di liquori e digestivi. Chi sapeva, infatti, che il rabarbaro è una delle tante erbe utilizzate per la preparazione dell’Aperol?