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Benessere green

Cos’è il reflusso gastroesofageo e come si cura?

Cause e sintomi del reflusso gastroesofageo

Il reflusso gastroesofageo è un disturbo causato dall’infiammazione della mucosa gastrica, che colpisce ormai quasi la metà della popolazione, compresi i bambini. Il passaggio di acido dallo stomaco all’esofago avviene normalmente durante la giornata, soprattutto dopo mangiato, ma se ciò succede troppo spesso per frequenza e durata, si ha a che fare con una vera e propria malattia. Le cause sono di solito sono lo stress causato da uno stile di vita troppo frenetico, un’alimentazione sbagliata e il cambio di stagione, mentre i sintomi più noti si presentano come bruciore alla bocca dello stomaco, nausea, acidità e tachicardia. Esistono molte erbe in grado di regolarizzare l’attività gastrica limitando la produzione di acidi che irritano le mucose dello stomaco, per questo i rimedi naturali in questa particolare sintomatologia sono particolarmente efficaci.

I rimedi naturali

L’estratto ottenuto dalla liquirizia, la glicirrizina, è uno dei rimedi naturali più indicati per curare il reflusso gastroesofageo, poiché ha proprietà antinfiammatorie e protettive della mucosa. La liquirizia può anche essere consumata sotto forma di decotto o compresse, ma anche masticarne la radice aiuta a sedare il bruciore. Chi soffre di pressione alta però deve fare molta attenzione, poiché ci sono delle controindicazioni nel suo utilizzo. Anche il carbone vegetale attivo combatte i sintomi del reflusso gastrico nonché l’acidità di stomaco, così come è molto indicata laloe vera. La malva, l’altea e la camomilla sono tutte piante ottime per calmare l’infiammazione e proteggere la mucosa gastrica. La camomilla può essere assunta tramite una semplice tisana mentre malva e altea sono più efficaci in soluzione gelatinosa preparata lasciando macerare a freddo le foglie per sette ore. Infine la boswellia è una pianta indiana la cui corteccia è ricca di principi attivi che stimolano la riparazione della mucosa gastrica irritata, e può essere ingerita in pillole che si trovano in erboristeria.