riscaldamento-globale-desiderio-sessuale
Cambiamento climatico

Il riscaldamento globale uccide il desiderio sessuale

Il riscaldamento globale uccide

Il riscaldamento del pianeta può avere delle conseguenze tragiche: lo scioglimento dei poli, l’innalzamento dei mari, la desertificazione, la crisi agricola, l’abbattimento della biodiversità e tanti altri fenomeni che stiamo pian piano iniziando a conoscere e soprattutto a temere. Non si era però mai pensato che un aumento delle temperature potesse andare ad incidere anche sul nostro desiderio sessuale. Di fatto, però, la cosa è più che comprensibile: nelle giornate più afose dell’anno, infatti, una doccia gelata può essere vista come un valido sostituto a una calda e un po’ appiccicosa attività sessuale. Insomma, in luglio può capitare che la classica scusa ‘ho mal di testa’ sia sostituita da un incontrovertibile ‘fa troppo caldo’.

Lo studio del National bureau

E questi non sono solamente discorsi da bar: un gruppo di economisti sono stati incaricati dal National bureau of economic research di prendere in esame 80 anni di fertilità rapportandoli alle relative temperature sul territorio statunitense. Nel dettaglio, gli studiosi Alan Barreca, Olivier Deschenes e Melanie Guldi hanno preso in esame gli anni dal 1931 al 2010. Ne è uscito che, guardando alla storia recente americana, quando la temperatura media supera i 27 gradi centigradi il tasso di natalità scende dello 0,4% durante gli 8-10 mesi successivi. Una percentuale esigua, certo, ma che pesa non poco in termini di nascite in un paese popoloso come gli Usa: alcuni giorni di calore oltre alla media possono infatti significare 1.165 nascite in meno nove mesi dopo. Gli studiosi hanno notato anche che il calo di desiderio provocato da una singola giornata torrida non svanisce automaticamente con l’abbassarsi delle temperature: secondo i calcoli degli economisti, infatti, nelle giornate successive ad una giornata particolarmente afosa il desiderio sessuale si può attestare intorno al 30% del livello normale.

Un futuro caldo

Fin qui si è parlato di occasionali giornate calorose. Ma quali sarebbero gli effetti dell’effettivo riscaldamento del pianeta sul desiderio sessuale e quindi sulla fertilità mondiale? Basti pensare che se nel nostro clima si registrano mediamente 31 giornate torride ogni anno, si prevede che con il riscaldamento globale entro fine secolo avremo più di 90 giorni afosi in un solo anno. Questo triplicarsi dei giorni in cui il desiderio sessuale tocca il minimo potrebbe avere delle conseguenze molto serie sulla natalità, soprattutto in quei paesi in cui la crescita demografica senza il fattore immigrazione è pari a zero o volta al negativo.