Riscaldamento in casa
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Riscaldamento in casa: come risparmiare

Una nuova importante ondata di rincari si è abbattuta sul mercato italiano del gas, portando i costi del riscaldamento in casa a lievitare, e a quanto pare di parecchio. A determinare l’incremento dei costi annui è l’aumento del costo di partenza del gas naturale, registrato già a inizio ottobre. E, come ci ricorda uno studio congiunto di Tariffe.Segugio.it e di SOStariffe.it, gli italiani consumano una mole enorme di gas, soprattutto – per ovvie ragioni – nelle regioni del nord.

Il record spetta al Trentino-Alto Adige, con un consumo medio di 1.208 metri cubi a famiglia, seguito dal Veneto (1.200 metri cubi) e dal Piemonte (1.129 metri cubi). La media nazionale si attesta a 961 metri cubi l’anno. Resta da capire quale sarà il rincaro effettivo sui consumatori finali per il riscaldamento domestico.

L’azienda Selectra, che si occupa di supportare gli italiani a scegliere i migliori operatori e le migliori offerte per luce, gas e Internet, ha cercato di dare una risposta esatta a tale quesito, dando poi dei consigli su come risparmiare in bolletta.

Un rincaro fino a 645 euro in più

La stima di Selectra è stata fatta prendendo in considerazione le famiglie rimaste del Mercato Tutelato. Qui, stando ai rincari in corso, si ipotizza un rincaro massimo di 645 euro. Questo significa che gli italiani quest’inverno potrebbero arrivare a spendere oltre 600 euro di più rispetto a quanto speso l’inverno scorso per il riscaldamento in casa. Guardando invece a uno scenario ottimista, e quindi ipotizzando che il costo del gas naturale non conosca ulteriori incrementi, il rincaro minimo sarebbe comunque di 325 euro.

Come risparmiare? Nell’indagine di Tariffe.Segugio.it e di SOStariffe.it, conti alla mano, il consiglio finale è quello di passare al Mercato Libero. Selectra, partendo dal presupposto per cui il consumo invernale del gas per chi ha il riscaldamento autonomo costituisce l’85% del consumo annuo di gas, ha invece presentato 7 consigli per risparmiare in bolletta.

Riscaldamento in casa: ecco come risparmiare

1) Valvole termostatiche:

come è noto le valvole termostatiche sono obbligatorie nei condomini. Questi dispositivi, a partire dalla rilevazione della temperatura, indirizzano automaticamente il calore negli altri termosifoni quando in un ambiente viene raggiunta la temperatura desiderata. Selectra consiglia di usare – e di usare in modo intelligente – le valvole termostatiche, sottolineando l’importanza di posizionarle al massimo tra aprile e ottobre, per evitare problemi di pressione al momento della loro accensione.

2) La temperatura giusta:

per ogni grado in meno è possibile risparmiare dal 5 al 10% dei consumi. Ecco allora che diventa importante settare la temperatura nel modo giusto, aggirandosi intorno ai 20 gradi nella zona living e intorno ai 18-19 gradi nelle camere da letto.

3) Termosifoni sempre accesi:

in caso di assenze prolungate, anziché spegnere il riscaldamento, è consigliabile settarlo al minimo. A conti fatti, afferma Selectra, è sempre meglio non dover ripartire “da zero” nel riscaldare la casa, cosa che richiederebbe dei consumi maggiori.

4) Sfiatare i termosifoni:

i termosifoni vanno sfiatati in autunno, prima di avviare il riscaldamento in casa, e poi regolarmente nei mesi seguenti. Così facendo si potrà eliminare l’aria che si accumula nei radiatori, la quale può ridurre in modo importante la loro efficacia, andando a compromettere la corretta circolazione dell’acqua. Dei termosifoni non sfiatati consumano di più e riscaldano di meno.

5) Il riscaldamento non deve essere sempre attivo:

è inutile tenere il riscaldamento acceso 24 ore al giorno. Come è noto l’Italia è suddivisa in 6 zone climatiche, e si prevedono – per la zona E, la più fredda – al massimo 14 ore giornaliere di riscaldamento acceso. La notte, quindi, il riscaldamento andrebbe sempre spento.

6) Termosifoni liberi:

tende, mobiletti e copritermosifoni vanno ad abbassare l’efficienza dei radiatori, ostacolando il flusso di calore e alterando la misura del calore del contabilizzatore. Molto meglio quindi lasciare i termosifoni completamente liberi.

7) Impianti domotici:

nel momento della riqualificazione dell’appartamento, meglio scegliere degli impianti domotici. Il costo iniziale sarà maggiore, ma la gestione intelligente successiva permetterà un concreto risparmio di energia negli anni a venire.