Una fotografia scattata all'interno de La Recyclerie (foto: andycurly.com)
Riciclo creativo

Da stazione ottocentesca dismessa a fattoria didattica: la Recyclerie di Parigi

PASCOLARE SUI BINARI PARIGINI. Cosa ci fanno due caprette sui binari della petite ceiture, l’antica ferrovia cittadina di Parigi? La risposta è sorprendere, benché ovvia: brucano. Eh sì, perché quella che una volta era una stazione ferroviaria di lusso, risalente alla seconda metà dell’Ottocento, è stata trasformata in un centro culturale dedicato alla ecosostenibilità, con tanto di fattoria urbana. Da qui, le caprette che pascolano lungo i binari dismessi.

LA RECYCLERIE. Ci sono pochi luoghi più grigi, monotoni e tristi delle vecchie stazioni ferroviarie cadute in disuso. Ma a Parigi, luogo in cui il decoro urbano e il riutilizzo degli antichi spazi cittadini dismessi raggiunge il suo apice, anche la stazione Gare Ornano ha avuto la sua seconda possibilità. Il vecchio complesso ferroviario è oggi sede della Recyclerie: qui dimorano degli atelier artistici e artigianali aperti al pubblico, una cantina, un’area riservata al bricolage, un ristorante, una sala a vetrata e, come detto, anche una fattoria urbana, con capre, galli, galline e anatre. Tutto quello che succede all’interno della Gare Ornano è regolato dal principio delle tre R, ovvero riciclare, riutilizzare e ridurre. Ciò che ne esce è un favoloso microcosmo dai toni bohemien, frammentato da una vitalità artistica estremamente multiculturale, dove tutto quanto centra alla perfezione il cerchio virtuoso delle tre R: gli avanzi del ristorante, per esempio, diventano mangime per gli animali della fattoria, e le uova del pollaio a loro volta riforniscono il ristorante.

ALLA STAZIONE SENZA ASPETTARE IL TRENO. L’agenda degli eventi della Recyclerie, poi, è davvero sterminata: dai seminari sul fai da te a quelli sul riciclo, dalle mostre artistiche al giardinaggio, dalle tecniche di coltivazione ai laboratori di riparazione degli elettrodomestici, dai corsi di cosmesi naturale fino a quelli sulla preparazione delle ghirlande. Insomma, se capitiamo a Parigi, una capatina alla vecchia stazione Gare Ornano è d’obbligo.