Zona di fitodepurazione in biolago (foto:http://www.biolaghiegiardini.it/)
Benessere green

Stop ai filtri: per depurare l’acqua, da oggi basta una pianta

L’IMPORTANZA DI RECUPERARE L’ACQUA. Poter depurare e riutilizzare tutti i tipi di acqua è fondamentale, per questo è necessario in primo luogo distinguere tra quelle reflue e quelle meteoriche, poiché necessitano di un tipo di depurazione differente. L’Ethical energy farm, il nuovo modello di fattoria energeticamente sostenibile presentato a Expo, prevede una divisione delle acque bianche (meteoriche, di dilavamento o usate per il raffreddamento degli impianti), dalle grigie (utilizzate per docce, lavabi, cucina ed elettrodomestici) e da quelle nere (wc). Questo perché se le prime possono essere usate senza bisogno di ulteriori filtraggi, ad esempio per l’irrigazione o altri usi domestici, le altre devono essere necessariamente depurate. La Cooperativa Dulcamara a Settefonti (BO) ha ideato un nuovo tipo d’impianto che riesce a recuperare le acque grigie e nere tramite la fitodepurazione, un sistema che riproduce il principio di auto depurazione tipico delle zone umide.

IL FUNZIONAMENTO. Le acque sporche vengono pretrattate in modo da rimuovere le sostanze particolate e le parti più grossolane presenti nei liquami, per evitare intasamenti. Successivamente vengono riversate nella vasca di fitodepurazione passando attraverso un substrato di ghiaia, sabbia e di vegetazione composta da piante macrofite acquatiche, delle quali la più utilizzata è la cannuccia di palude. È proprio grazie a questa particolare pianta che vengono prodotti dei processi chimici, fisici e biologici capaci di restituire l’acqua depurata e utilizzabile al pari di quella bianca. I vantaggi di questo tipo di lavorazione sono i minimi costi di costruzione e manutenzione, l’assenza di odori e fanghi, la riduzione dei consumi di energia rispetto a un depuratore tradizionale, l’aspetto gradevole della vasca e l’assenza di emissioni di alcun genere in atmosfera. L’unico svantaggio è costituito dallo spazio perché questo tipo di vasche ne occupano molto di più rispetto alla tecnologia tradizionale.