Sundrop Farms
Agricoltura

Sundrop Farms: i pomodori crescono con l’acqua del mare

Coltivare pomodori, il metodo australiano

Oggi parliamo di piante di pomodori e dell’acqua per la loro irrigazione. Argomento noioso? Fidatevi, non lo è per niente. Non stiamo pensando ai nostri orti dietro casa, o alle coltivazioni industriali tipiche delle nostre pianure. Tutt’altro: il progetto che scopriamo insieme oggi è davvero incredibile, frutto del connubio di alcune tra le tecnologie più intelligenti e sostenibili della nostra epoca. Ci troviamo a Port Augusta, nell’Australia Meridionale: quella che stiamo guardando è la più geniale delle coltivazioni di pomodori mai esistita.

No terra, no acqua, no pesticidi

Prima di tutto, non c’è un vero utilizzo di suolo: le piante di pomodoro sono coltivate in serra e su piani rialzati, così da rendere possibile questa coltura praticamente ovunque, il che è perfetto nelle aree desertiche. Non c’è bisogno di pesticidi, perché nulla di nocivo può entrare in queste avanzatissime serre. La produzione non necessita nemmeno di combustibili fossili per l’energia, perché tutto è portato avanti grazie ad un ingente apporto di energia solare autoprodotta, totalmente sostenibile e rinnovabile. E, sbalorditivo, non c’è nemmeno bisogno di acqua. Ma come è possibile questa magia?

Sundrop Farms

Il lancio di Sundrop Farms

Sundrop Farms: così si chiama la struttura che sorge a Port Augusta. Non si tratta di una semplice serra per pomodori, come si è già compreso. Qui non viene utilizzata l’acqua come in tutte le altre coltivazioni del mondo: non si usa l’acqua degli acquedotti pubblici, né quella delle falde acquifere sottostanti, né quella della pioggia. Ricordiamoci, tra l’altro, che siamo nell’Australia Meridionale, che in quanto a precipitazioni non è proprio l’Inghilterra. L’acqua vien pompata dal Golfo di Spencer, ovvero direttamente dall’oceano, per due chilometri, fino alla serra di Sundrop Farms. Qui l’acqua del mare viene desalinizzata, e quindi utilizzata per coltivare oltre 180.000 piante di pomodoro.

Il fotovoltaico in una torre da 115 metri

Come detto, però, la struttura è completamente autonoma dal punto di vista energetico. Per permettere la desalinizzazione dell’acqua sono quindi stati montati 23.000 specchi che riflettono i raggi solari in cima ad una torre alta ben 115 metri: lassù, nei giorni soleggiati, vengono prodotti più di 39 megawatt di energia solare. E grazie a questa fonte inesauribile di elettricità, l’acqua può essere desalinizzata, e il fabbisogno dell’intera serra viene coperto abbondantemente. Con una tecnologia simile è dunque possibile coltivare ortaggi in qualsiasi condizione: come spiega Reiner Wolterbeek, direttore tecnico di Sundrop Farms, «considerando l’aumento della popolazione, sappiamo benissimo che dobbiamo affrontare la carenza di cibo, di acqua e di energia». Ebbene, la loro serra è una soluzione a questi problemi.

Produzione eterna e inarrestabile

Durante i mesi più caldi, l’acqua desalinizzata mantiene fresca la serra, così da permettere una crescita rigogliosa dei pomodori; durante l’inverno, invece, la struttura viene scaldata grazie ai raggi solari. Oltre a questo, l’acqua desalinizzata sterilizza l’atmosfera interna, così da rendere del tutto inutile l’impiego di pesticidi. E la produzione, in questi termini, può continuare indisturbata con qualsiasi condizione meteorologica, persino in caso di eventi estremi: non può temere né forti venti, né blackout, fenomeni del resto abbastanza comuni nel sud dell’Australia.

Prezzi fermi per 10 anni

In un anno, grazie all’energia solare, questa struttura può produrre più di 400 milioni di litri d’acqua fresca, risparmiando collateralmente l’utilizzo di 2 milioni di litri di gasolio. Tutto questo permette una produzione del tutto sostenibile e rispettosa dell’ambiente di 17.000 tonnellate di pomodori all’anno, andando così a coprire il 13% del mercato australiano. E non è tutto: operando in un ambiente totalmente controllato, gli addetti di Sundrop Farms hanno potuto stringere un accordo con la catena di supermercati australiani Coles per vendere allo stesso prezzo i propri pomodori per i prossimi 10 anni.

Prossime tappe Portogallo e Stati Uniti

Come si può immaginare, questa struttura innovativa ha ricevuto il plauso anche dalle istituzioni australiane. Come ha infatti dichiarato il premier dell’Australia Meridionale Jay Weatherill, «questa è una potente spinta per Port Augusta e per il Golfo di Spencer, grazie alla creazione di quasi 200 posti di lavoro». Ma l’avventura di Sundrop Farms è appena iniziata: l’impresa è infatti pronta per lanciare progetti simili in Portogallo e negli Stati Uniti.