miniera-carbone
Inquinamento

Carbone: l’Australia progetta la miniera più grande del paese

Se la Conferenza è già inutile

A cosa può servire riunire tutti gli stati dell’Onu in conferenze per il clima se alcuni grandi paesi continuano a puntare ciecamente sul carbone? Eppure, alla vigilia della 21° Conferenza sul Clima a a Parigi, in Australia si sta pensando alla costruzione della miniera più grande del paese.
Il folle progetto, approvato almeno in parte dal governo australiano, è finanziato dall’indiana Adani, la quale è pronta ad investire 16 miliardi di dollari australiani nella miniera di Carmichael. L’obiettivo è quello di produrre 60 milioni di carbone termico all’anno, per poi esportarlo: questa mole di operazioni, secondo il ministero regionale dello sviluppo, dovrebbe creare 2.500 posti di lavoro per la costruzione della miniera e delle infrastrutture, più altri 3.900 posti operativi non appena il giacimento entrerà in funzione.

Due conti

Insomma, questa enorme miniera sembra il sogno di ogni ministro per lo sviluppo economico. Come ha infatti precisato il ministro australiano Jeef Seeney, «il tutto genererà benefici diretti e indiretti per 500 milioni di dollari australiani nella fase della costruzione e 3 miliardi all’anno quando si raggiungerà la piena capacità di esportazione». Sul lato meramente finanziario, però, alcuni dubbi restano, poiché dal 2011, ovvero da quando si è iniziato a progettare la miniera, ad oggi, i prezzi del carbone si sono di fatto dimezzati.

Enorme miniera, danni giganteschi

Fino ad ora abbiamo parlato unicamente delle ripercussioni finanziarie della costruzione della miniera di Carmichael. Ma ovviamente sono le conseguenze sull’ambiente ad interessarci di più: secondo uno studio del think thank The Australia Institute, una volta costruita questa miniera inquinerà più di interi stati. Di fatto, un solo giacimento avrà più emissioni dell’Austria o della Malesia. Ma per rendere ancora meglio l’idea, basti pensare che la miniera di Carmichael inquinerà il triplo di Nuova Delhi, il doppio di Tokyo e il 20% in più di New York. Traducendo in numeri le stime dello studio, le emissioni di anidride carbonica provenienti dall’estrazione di carbone saranno circa 79 milioni di tonnellate all’anno. Quale obiettivi potrà mai affermare di perseguire l’Australia alla Conferenza di Parigi – incentrata proprio su un taglio drastico delle emissioni – con un tale progetto in cantiere? Oltre alle emissioni, poi, la miniera avrà altri altissimi costi ambientali. Si prevede infatti che per la sua costruzione verranno distrutti circa 28 mila ettari di foreste, con un danno enorme all’ambiente e quindi sulle tribù aborigene Wangan e Jagalingou che vivono nel Queensland, a pochi passi dalla futura miniera di Carfmichael. Per non parlare poi dello sfruttamento indiscriminato delle falde acquifere, o ancora delle ripercussioni sulla stupenda barriera corallina situata al largo del Queensland, la più vasta del mondo.