super bowl sostenibile
Riciclo rifiuti

Super Bowl sostenibile: gli Usa insegnano come ridurre l’impatto ambientale dei grandi eventi

Tutti i grandi eventi sono responsabili della produzione di un quantitativo di rifiuti difficili da gestire e smaltire. Come invertire la rotta e fare in modo che l’area post-evento non si trasformi in una discarica a cielo aperto? A dare il buon esempio è l’iniziativa che si sta sviluppando dietro la finale del campionato della National Football League (NFL), la lega professionistica statunitense di football americano, che si terrà il prossimo 4 febbraio al Bank Stadium di Minneapolis e che si appresta ad essere il primo Super Bowl sostenibile.

Il programma Rush2Recycle

La NFL, in collaborazione con PepsiCo, Aramark, lo US Bank Stadium e la Minnesota Sports Facilities Authority ha lanciato un programma che si chiama Rush2Recycle e che prevede una serie di interventi che hanno come obiettivo il riciclo di oltre il 90% dei rifiuti che verranno prodotti in occasione dell’evento, stimati in 40 tonnellate. Per raggiungerlo, tutti i partner coinvolti si sono impegnati innanzitutto nella produzione di prodotti compostabili o riciclabili, pensiamo al packaging del cibo o delle bevande che saranno vendute nello stadio, e nella gestione sostenibile di quella percentuale, bassa, di scarti, come la plastica, che verranno raccolti per essere bruciati e convertiti in energia.

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Un modello di gestione sostenibile dei grandi eventi replicabile

Un’iniziativa simile era già stata sperimentata tre anni fa in occasione del Super Bowl in Arizona, ma in quel caso lo sforzo è stato relegato all’evento. Questa volta invece tutti i partner coinvolti hanno cercato di lavorare per sviluppare un modello di Super Bowl sostenibile che possa essere applicato a qualsiasi evento.

“Ciò che distingue questa iniziative da quelle del passato- ha dichiarato Jack Groh, direttore del programma ambientale della NFL. “è che c’è la volontà di impegnarsi non soltanto per un giorno, ma di collaborare per cambiare il paradigma.”

L’obiettivo finale, insomma, è quello di inaugurare un nuovo modello di gestione sostenibile dei grandi eventi.

Contenitori e imballaggi compostabili

Oltre allo sforzo da parte delle aziende nel produrre contenitori e imballaggi per cibi e bevande che siano compostabili o almeno riciclabili, il programma Rush2Recycle ha previsto una serie di misure per facilitare lo smaltimento dei rifiuti. Innanzitutto tutti i bidoni della spazzatura presenti nello stadio saranno proposti in tre tipologie: quelli dedicati al compost, ai materiali da riciclo o ai rifiuti indifferenziati. E per essere facilmente identificabili, avranno delle immagini stampate dei rifiuti che devono accogliere.

I visitatori saranno ad ogni modo aiutati dallo staff, che si occuperà sia di fornire indicazioni sia di controllare che le regole vengano rispettate.

Grazie a una serie di partnership siglate con aziende di diversi settori, tutti i rifiuti che verranno raccolti in occasione del Super Bowl sostenibile, avranno una seconda vita. Potranno essere utilizzati per la produzione energetica oppure per la realizzazione di oggettistica da riciclo.

Campagna social media per la sensibilizzazione

Come in ogni caso, la comunicazione è uno degli aspetti fondamentali da gestire per la riuscita di qualsiasi iniziativa del genere. E gli organizzatori hanno puntato molto sul coinvolgimento dei partecipanti all’evento grazie a una campagna di social media e il lancio di un sito web dedicato, dove si trovano tutte le informazioni sul programma, oltre a consigli utili sulla gestione dei rifiuti.

Per il Super Bowl sostenibile uno stadio certificato Leed Gold

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Un ulteriore contributo alla riduzione dell’impatto ambientale dell’evento calcistico arriva anche dalla struttura che lo ospiterà. L’ US Bank Stadium di Minneapolis è una delle strutture sportive più sostenibili al mondo. Avvolto in un involucro sfaccettato, l’edificio ha una forma scultorea di ispirazione scandinava. Il tetto inclinato è in gran parte realizzato in ETFE ( Etilene Tetrafluoro Etilene), un polimero contenente atomi di fluoro, che grazie al loro legame eccezionalmente resistente, danno vita ad un materiale plastico trasparente in grado di sopportare alti livelli di sollecitazioni termiche e aggressioni chimiche.

Il vantaggio del materiale è quello di essere estremamente leggero, trasparente, e quindi di favorire l’ingresso di luce naturale, ma al tempo stesso molto resistente.

Questa soluzione, oltre all’implementazione di un sistema di illuminazione a led e di un’impiantistica ad alta efficienza, hanno permesso allo stadio di ottenere la certificazione Leed Gold.