pneumatici riciclati
Cultura

Pneumatici riciclati diventano un’opera d’arte

Da rifiuto a opera d’arte. A dare una seconda vita ai PFU (pneumatici fuori uso) è un’installazione architettonica che campeggerà fino al 28 Ottobre al museo Maxxi di Roma. Realizzata dal collettivo milanese di architettura Parasite 2.0, l’installazione ‘Maxxi Temporary School: The museum is a school. A school is a Battleground’ si è aggiudicata infatti la vittoria dello YAP 2016 (Young Architects Program), sesta edizione italiana del programma di promozione e sostegno alla giovane architettura organizzato dal Maxxi in collaborazione con il MoMA/MoMA PS1 di New York, Constructo di Santiago del Cile, Istanbul Modern e Mmca National Museum of Modern and Contemporary Art di Seul.

Riciclo e sostenibilità

Fondali e ambientazioni fantastiche con sagome di animali e frammenti di natura costruiti con pneumatici fuori uso (PFU), elementi in legno e metallo. L’opera d’arte si basa sull’idea di riciclo e sulla sostenibilità: per realizzarla sono stati recuperati oltre 300 pneumatici fuori uso, riciclati sotto forma di granuli di gomma, utilizzati per realizzare le pavimentazioni e i fantasiosi scenari.
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Il lavoro dei giovani architetti milanesi riproduce “una natura ormai scomparsa come strumento di riflessione e critica sui temi più importanti della nostra contemporaneità quali l’antropocene, il cambiamento climatico, il mercato della produzione e della trasmissione di informazioni e immagini”.

Nuova vita a un materiale simbolo dell’attività umana

“L’uso della gomma riciclata ha un ruolo fondamentale all’interno del progetto e delle tematiche che affronta – sottolineano Eugenio Cosentino, Stefano Colombo e Luca Marullo di Parasite 2.0 – Se l’antropocene ha fatto svanire i limiti tra natura e artificio, possiamo considerare un materiale composto da pneumatici riciclati un materiale naturale? Il paradosso sta nel vedere come un materiale simbolo dell’attività umana nel nostro habitat, possa acquistare nuova vita, diventare emblema di quello che oggi chiamiamo sostenibilità. Ci racconta molto dell’approccio contemporaneo ai problemi ambientali, che alcuni definiscono ‘greenwashing’. In un certo senso il progetto parla di questa contraddizione. Fa scontrare un materiale naturale come il legno, con l’artificio della gomma, rimarcando la scomparsa dei limiti tra madre natura e azione dell’uomo”.

Collaborazione con Ecopneus

L’installazione è stata realizzata con la collaborazione di Ecopneus, la società consortile senza scopo di lucro tra i principali responsabili della gestione dei Pneumatici Fuori Uso (Pfu) in Italia, che ha messo a disposizione il granulo di gomma riciclata.

“Siamo particolarmente felici che l’utilizzo della gomma da riciclo di Pfu sia stato un elemento vincente nella scelta della giuria e che l’idea del suo utilizzo sia venuta direttamente dai giovani architetti di Parasite 2.0 – sottolinea Giovanni Corbetta, direttore generale di Ecopneus – Con il riconoscimento a questo progetto la gomma riciclata da Pfu diventa una materia espressiva anche per il mondo dell’architettura e del design, assolutamente complementare a quello industriale”.