plastica
Riciclo plastica

Qualche consiglio per ridurre l’uso della plastica

  1. BUSTE PER LA SPESA. Quando andiamo a fare la spesa cerchiamo di portare sempre con noi una borsa, magari fatta di cotone o acquistata in un negozio equo e solidale. In questo modo eviteremo anche una spesa inutile.
  2. MEGLIO IL MERCATO DEL SUPERMERCATO. Se andiamo a comprare al mercato vedremo che gli imballaggi sono cassette di legno e le buste sono di carta. Inoltre possiamo acquistare prodotti a km 0, stimolando l’economia locale.
  3. METTIAMOCI AI FORNELLI. Non compriamo cibi surgelati, tutti divisi e conservati in buste o vaschette di plastica. Se puoi, creati il tuo orto dove produrre da solo la materia prima dei tuoi piatti.
  4. STOP AI PIATTI O AI BICCHIERI DI PLASTICA. Per le tua feste puoi usare anche stoviglie di carta oppure in bioplastica, cellulosa o foglie di palma.
  5. ACQUA FRIZZANTE. Puoi smettere di comprare l’acqua al supermercato ma non rinunciare alle bollicine. Ci sono molti metodi ormai che ti permettono di farla in casa, e vedrai che è anche un bel risparmio.
  6. COMPRA A PESO. In tantissime città italiane sono nati dei negozi che, come nei tempi passati, consentono di acquistare prodotti di tutti i tipi a peso. Che si tratti di cereali, caffè e persino saponi per il corpo o detersivi, tutto viene offerto all’interno di appositi erogatori. Il prodotto poi è messo in contenitori che vengono portati da casa e riciclati all’infinito.
  7. I COSMETICI CON LA PLASTICA. Forse non tutti sanno che alcuni prodotti per la cura del viso contengono piccole quantità di plastica. Alcuni dei più impattanti per l’ambiente sono gli esfolianti, ma in alternativa esistono molti prodotti sostenibili che contengono pezzettini di nocciolo di albicocca, zucchero o gusci di mandorla, per depurare la pelle.
  8. BASTA GOMME DA MASTICARE. Tutte le gomme da masticare sono fatte con la plastica e capita spesso che vengano abbandonate per strada una volta che hanno esaurito il sapore. È bene ricordare che una gomma da masticare impiega secoli prima di biodegradarsi.