Operazioni di rimozione di pannelli in amianto (foto: primocanale.it)
Italia

34.000 volte amianto

32 MILIONI DI TONNELLATE DI AMIANTO. La produzione e la lavorazione dell’amianto in Italia è vietata fin dal 1992, ma siamo ben lontani dal liberarcene. L’argomento è doverosamente ritornato sulle prime pagine dei giornali dopo la discussa prescrizione del reato di disastro ambientale per il caso Eternit, ma questo non vuol dire che la minaccia sia ormai rinchiusa negli atti di un tribunale, tutt’altro: secondo le ultime stime, in Italia ci sono più di 34 mila siti che aspettano di essere bonificati, contenenti oltre 32 milioni di tonnellate di amianto.

ANCHE LA RAI È DA BONIFICARE. Stando ai dati resi noti dall’Ispra, se il processo di bonifica nazionale continuerà con questo ritmo, ci vorranno ancora 85 anni per liberare completamente il territorio italiano dalla pericolosissima fibra dell’amianto. Ed il materiale killer non è presente solo in capannoni abbandonati, ma anche in abitazioni private ed in uffici. Persino la sede storica della Rai, in viale Mazzini a Roma, contiene strutture in amianto. Nessuno vuole del resto vivere o lavorare quotidianamente esponendo la propria salute alla contaminazione dell’amianto, ma a causa della mancanza di fondi la soluzione del problema continua ad essere posticipata. E dire che il Piano Nazionale Amianto è già stato predisposto dal governo quasi due anni fa, all’inizio del 2013, ma per ora è rimasto inerte, sempre per motivi finanziari.